F1 | Red Bull-Honda, situazione imbarazzante in attesa del cambio regolamentare

"Loro non ci dicono nulla del loro motore, noi facciamo altrettanto sul fronte sviluppo", ha dichiarato Watanabe

F1 | Red Bull-Honda, situazione imbarazzante in attesa del cambio regolamentare

Red Bull e Honda continueranno a lavorare in sinergia fino al 2025, stagione nella quale si scioglierà definitivamente il sodalizio iniziato nel 2019. Un rapporto professionale che ha regalato, e che molto probabilmente continuerà a regalare, vittorie e titoli ma al tempo stesso entrambe le aziende sono già proiettate al prossimo cambio regolamentare. Nel 2026 infatti entreranno in vigore le nuove normative legate alle power unit, con la Ford che sarà al fianco della Red Bull mentre la Honda fornirà i proprio motori all’Aston Martin.

Una situazione che crea imbarazzo, come sottolineato dal presidente della HRC, Koji Watanabe, con Red Bull e Honda che non si scambiano più informazioni come accadeva fino al recente passato. Ricordiamo che il progetto ufficiale Honda in Formula 1 si è concluso nella stagione 2021, ma la scuderia di Milton Keynes ha raggiunto un accordo per poter continuare ad utilizzare i propulsori della casa giapponese con la creazione del Red Bull Powertrains.

“La Red Bull non ci dice nulla del loro motore, e noi non diciamo nulla del nostro sviluppo. Quindi in questo momento è in corso una sorta di guerra dell’informazione  – ha detto il presidente Watanabe al quotidiano De Telegraaf – Alla Red Bull hanno una certa conoscenza del nostro attuale motore ma, alla fine, siamo noi responsabili dello sviluppo e dell’intero processo. La maggior parte della conoscenza è nostra”.

Helmut Marko, discutendo della situazione legata alla power unit, ha riferito: “Non ci è nemmeno permesso modificare le mappe o qualsiasi impostazione”.

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