F1 | Red Bull, Christian Horner: “Max non è riuscito ad ottenere ciò che voleva”

"E' bello rivedere Checo in Q3, ma sono sicuro che sarà gestire ben la pressione"

F1 | Red Bull, Christian Horner: “Max non è riuscito ad ottenere ciò che voleva”

Christian Horner potrebbe avere degli incubi guardando alla prima fila del Gran Premio di Ungheria: il team principal ha già visto questa prima fila parecchie volte, ma adesso i presupposti sono diversi. Max Verstappen e Lewis Hamilton si ritroveranno fianco a fianco, con l’inglese in pole, ma stavolta ci sono due titoli iridati in più a cambiare gli equilibri. Di certo l’Alternative Tyres Allocation ci ha messo del suo in questa qualifica, che vede l’olandese secondo a soli due millesimi, ma la RB19 non è stata al top: sia Verstappen che Checo hanno avuto qualche difficolta con l’aderenza, ma la vettura sembra essere più promettente sul passo gara.

“Sono emozionato, ma anche nervoso: ci sono un po’ di trascorsi tra questi due piloti e penso che sarà una gara entusiasmante, a patto che sopravvivano alle prime due curve. Non direi che Max fosse nervoso, ma non è riuscito ad ottenere ciò che voleva dalla vettura. Non riusciva a trovare il grip all’anteriore. La vettura si comporta in modo diverso qui, mentre altri team sono riusciti a progredire. Questo può averlo infastidito, ma siamo convinti del nostro mezzo per la gara. Penso che questa partenza sarà molto diversa dall’ultima, ma anche fondamentale, la strada fino a curva uno è lunghissima. Smetteremo di trattenere il respiro solo quando saranno in curva 3” ha detto il team principal.

In Ungheria Checo ha interrotto il suo digiuno dal Q3: ben cinque gare fuori dai primi dieci per lui.

“E’ bello vedere Checo di nuovo in Q3, anche se so che non sarà felice della nona posizione. Ha ancora la gara a disposizione, e cercheremo di dargli la giusta strategia.

Daniel è un grande pilota, lo sappiamo ed è per questo che lo abbiamo rimesso in pista – continua Horner su Ricciardo – ero già sorpreso dal fatto che, nonostante guidi una vettura a lui totalmente estranea, sia riuscito a guidare già così bene dopo un digiuno di sette mesi. Questo dimostra tutta la sua forza. Credo che riuscirà a far crescere il team con la sua esperienza, portandoli verso la giusta direzione. C’è sempre pressione in Formula 1: che sia Daniel, o un altro, Sergio conosce questa pressione e sa come gestirla”.

 

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