F1 | Racing Bulls, è già guerra tra Ricciardo e Tsunoda

"Il team order non è stata una sorpresa, ne avevamo parlato nel pre-gara" spiega l'australiano

F1 | Racing Bulls, è già guerra tra Ricciardo e Tsunoda

Bahrain – La Racing Bulls non ha perso tempo: alla prima gara della stagione il muretto del team di Faenza emette già il primo ordine di scuderia. Andiamo con ordine: Yuki Tsunoda e Daniel Ricciardo scattano rispettivamente dalla undicesima e quattordicesima posizione: i due conducono una gara abbastanza stabile, fino a quando, al secondo pit-stop, l’australiano viene messo su una strategia di versa, montando le soft – è l’unico a farlo insieme alle due Red Bull. Al rientro in pista, si forma un trenino formato da Kevin Magnussen, dodicesimo, seguito da Tsunoda, su gomme hard, e Ricciardo. L’australiano comunica in radio di avere più ritmo, di poter riuscire a prendere la Haas, e arriva l’ordine di scuderia. Yuki, seppur più pacatamente rispetto al passato, esprime il suo rifiuto e fa passare il compagno di squadra solo nel giro successivo, mentre entrambi hanno bandiera blu per far passare il leader di gara Verstappen. Ricciardo perde così tempo e non riesce a sorpassare la Haas, e al traguardo non restituisce la posizione, restando tredicesimo. Tsunoda non sembra averla presa bene, perché nel giro di rientro taglia la strada al compagno di squadra: Ricciardo commenta con un “Non ho parole” in radio. Il primo debrief della Racing Bulls sarà stato più che mai interessante, con una guerra che potrebbe protrarsi per tutta la stagione: più che per la dodicesima posizione, i due lottano per qualcosa di molto più interessante, il sedile di Checo Perez.

Ricciardo: “La chiamata per lo scambio di posizioni non è stata una sorpresa”

“Oggi non siamo riusciti a fare abbastanza per prendere punti. All’inizio della gara ho faticato molto con le Soft usate, perché l’aderenza era piuttosto scarsa. Nello stint centrale, con le Hard, avevamo un po’ più di ritmo, ma sentivo comunque di essere in difficoltà. Alla fine, con la Soft nuova, le cose andavano meglio e finalmente avevamo trovato un po’ di passo e raggiunto il gruppo. A quel punto, sono rimasto un po’ bloccato dietro ad altre vetture e ho perso aderenza. La chiamata per lo scambio di posizioni non è stata una sorpresa. Prima della gara, avevamo parlato con il team della strategia ed era tra i piani che avrei finito la corsa con un nuovo set di Soft, essendo partito con un set usato. Le cose sono andate così, ora voltiamo pagina. Ho già un’idea di cosa possiamo fare per migliorare, quindi sono fiducioso per la gara della prossima settimana a Jeddah

Tsunoda: “Qualcosa ci è sfuggita di mano”

“Stavo andando abbastanza bene ed ero in zona punti fino a circa metà gara, poi qualcosa ci è sfuggita di mano. Dovremo rivedere tutto durante l’analisi post-gara e imparare da questo per il futuro. È la prima gara, c’è ancora del tempo per capire. In generale, possiamo trarre molti insegnamenti da questo weekend. I meccanici hanno fatto un ottimo lavoro con tutti i nostri pit-stop e se ci sarà qualcosa da migliorare qualcosa sotto il profilo strategico, lo faremo per l’Arabia Saudita”.

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