F1 | Pirelli, gli appunti di strategia sul GP di Singapore vinto dalla McLaren di Lando Norris

Le strategie adottate dalle squadre nella notte del GP di Singapore

F1 | Pirelli, gli appunti di strategia sul GP di Singapore vinto dalla McLaren di Lando Norris

F1 GP Singapore Pirelli – Lando Norris conquista la sua terza vittoria stagionale, dominando il Gran Premio di Singapore dall’inizio alla fine. Il pilota inglese ha riportato la McLaren al successo su questo circuito, 15 anni dopo la vittoria di Lewis Hamilton nel 2009.

Norris ha tagliato il traguardo davanti alla Red Bull di Max Verstappen, che continua a non trovare il successo a Singapore e vede prolungarsi il digiuno di vittorie in questa stagione, ora a otto Gran Premi consecutivi. Sul terzo gradino del podio è salito il compagno di squadra Oscar Piastri, al suo nono piazzamento tra i primi tre su 40 gare disputate. La McLaren ha così esteso a 14 il numero di Gran Premi consecutivi in cui è riuscita a portare almeno un pilota sul podio, per un totale di 17 piazzamenti in questa stagione.

Pirelli, la giornata in pista a Singapore

Daniel Ricciardo ha siglato il giro più veloce della gara, un’impresa che mancava al pilota australiano dal Gran Premio di Monza 2021, quando correva ancora per la McLaren. Questo rappresenta il primo giro più veloce in assoluto per la Racing Bulls. Alla partenza, la mescola Medium (C4) è stata la scelta predominante, come previsto, con 14 piloti che l’hanno adottata. Quattro piloti (Stroll, Bottas, Zhou e Magnussen) sono partiti con la C3, mentre due (Hamilton e Ricciardo) hanno optato per la C5. La Medium si è dimostrata molto versatile in termini di durata degli stint, consentendo a molti piloti di completare la gara con un solo pit stop. A seconda della strategia e del traffico in pista, i pit stop sono variati dal giro 13 (Sainz) fino al giro 38 (Piastri). Carlos Sainz, in particolare, si è distinto per lo stint più lungo della gara, percorrendo ben 49 giri con le gomme Hard.

Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli

“Tutto sommato, è stata una gara piuttosto lineare, anche perché non c’è stata nemmeno una neutralizzazione, circostanza non si era mai verificata in passato su questa pista. La sosta unica si è confermata nettamente la più veloce e tutte e tre le mescole si sono comportate secondo le aspettative. La Medium e la Hard sono state chiaramente le più utilizzate ma anche la Soft ha dimostrato di poter essere un’opzione, come si è visto ad esempio dai tempi ottenuti col pieno di benzina nel primo stint di Hamilton (17 giri) o quelli di Tsunoda nella sua seconda parte di gara (28 giri), facendo registrare un livello di degrado tutto sommato accettabile.

Molto rilevante nella valutazione del rendimento dei pneumatici è stato il livello di gestione del passo messo in atto dai piloti, unitamente al traffico in cui si sono ritrovati nelle varie fasi della gara. In particolare, lo è stato per quanto riguarda la Medium perché, in base appunto al passo tenuto, alcuni piloti hanno potuto estendere la lunghezza del primo stint ben oltre la finestra prevista nelle simulazioni della strategia, aprendo così eventualmente la possibilità anche ad un possibile utilizzo della Soft, come hanno fatto il già citato Tsunoda e Gasly.

Dopo quattro gare in cinque settimane, la Formula 1 si prende una piccola pausa in attesa della tripletta nelle Americhe ma per il nostro gruppo ci sarà ancora da fare in pista, con quattro giorni di test che potranno essere svolti grazie alla sempre fondamentale collaborazione delle squadre, nella fattispecie Mercedes, Red Bull, Ferrari e McLaren”.

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in News F1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati