Formula 1 | McLaren, Norris: “Non penso al titolo. I fischi? Mi fanno sorridere”
Il pilota britannico torna in vetta al mondiale: "In Messico la mia gara più completa dell’anno"
Dopo la vittoria conquistata domenica all’Autódromo Hermanos Rodríguez, Lando Norris ha analizzato il suo weekend in conferenza stampa. Il britannico della McLaren, tornato in testa al campionato per un solo punto su Oscar Piastri, ha definito la tappa messicana “la più completa della stagione”.
“Non so se si possa parlare di dominio, ma credo di aver guidato al mio meglio per tutto il weekend. Dalle libere all’ultimo giro di gara, è stato tutto molto solido – ha spiegato Norris. L’auto è veloce, ma serve trovare la finestra giusta”.
Norris ha sottolineato come la MCL39 abbia risposto perfettamente alle condizioni del tracciato: “La macchina è stata competitiva per tutta la stagione, anche se non sempre facile da gestire. Quando però trovi il punto di equilibrio ideale, diventa più prevedibile. Rispetto agli altri ho avuto un po’ più di grip, e questo ha aiutato”.
Il momento chiave è arrivato alla partenza, con quattro vetture affiancate in curva 1: “Non mi ero accorto fossimo in quattro. Sono entrato primo e uscito terzo, poi ho ripreso la testa. Qui a Città del Messico la prima curva è sempre caotica”.
Strategia sotto controllo: “Nessun bisogno di rischiare”
Il britannico ha ammesso di aver considerato una strategia a due soste, ma di aver preferito non cambiare piano: “Non era necessario. Non c’era più il punto per il giro veloce e non aveva senso prendere rischi inutili”.
Con quattro gare ancora da disputare, Norris guarda avanti: “Ogni weekend è diverso, bisogna azzerare tutto e concentrarsi su ciò che viene dopo. Qui ho fatto un passo avanti, ma c’è ancora molta strada da fare e avversari forti da battere”.
Il successo in Messico ha un valore simbolico per il pilota inglese: “Vincere ovunque è speciale, ma farlo qui ha un sapore particolare. Il podio nello stadio è unico, uno dei più belli della stagione. Riportare la McLaren alla vittoria in Messico dopo Senna è qualcosa di importante. Pensare di avere il mio nome vicino al suo fa un certo effetto.”
I fischi del pubblico: “Mi fanno sorridere, fa parte dello sport”
Una parte dei tifosi locali ha fischiato Norris durante la cerimonia del podio. Lando ha risposto con ironia: “Non so da dove venga tutto questo, ma non mi dà fastidio. Mi viene da ridere, davvero. Le persone hanno il diritto di esprimersi come vogliono. Certo, preferirei gli applausi, ma fa parte del gioco”.
Quando gli è stato spiegato che i fischi derivavano dalla percezione che il campionato gli stia “venendo regalato”, Norris ha chiarito la sua posizione: “La gente è libera di pensare ciò che vuole. Noi come squadra cerchiamo sempre di essere corretti. È successo anche in passato, come quando lasciai vincere Oscar a Budapest. A Monza, invece, era giusto che fossi davanti io. Tutto qui”.
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