F1 | Newey ha considerato l’ipotesi Ferrari, ma la scelta finale è ricaduta su Aston Martin
Sull'approdo alla corte di Lawrence Stroll: "Penso sia dovuto a vari motivi, in particolare alle quote azionarie e all'impegno di Lawrence Stroll"
Il futuro di Adrian Newey è stato ufficialmente svelato nella giornata di martedì 10 settembre, dove è stato presentato come nuovo “Managing Technical Partner” dell’Aston Martin. Il Genio dunque resterà in Inghilterra e tenterà l’ennesima impresa della propria carriera, cercando di portare alla vittoria la squadra di Lawrence Stroll sfruttando il nuovo regolamento tecnico che entrerà in vigore dalla stagione 2026.
Tra le squadre più vicine a Newey, prima dell’affondo decisivo dell’Aston Martin, c’è stata la Ferrari. Lo stesso ex progettista della Red Bull ha ammesso come nella sua testa una delle scelte era proprio quella di andare a Maranello per lavorare con Lewis Hamilton. Ma alla fine ha optato per la scuderia di Silverstone, dove avrà modo di colmare una vecchia “lacuna”: progettare finalmente una vettura per Fernando Alonso.
“Dopo un paio di mesi ho deciso che mi sarebbe piaciuto restare in Formula 1 e la Ferrari è stata una delle mie scelte – ha dichiarato Newey a Sky Sports News – Non ho mai nascosto il fatto che volevo lavorare con Fernando e volevo lavorare anche con Lewis. E poiché sono in team diversi, non potevo soddisfare entrambi”.
L’ingegnere inglese, continuando con il proprio intervento, ha aggiunto: “Ma penso che questo sia dovuto a vari motivi, in particolare all’offerta di azioni e partnership di Lawrence, al suo impegno e al fatto che è l’unico a far parte di quel vecchio modello di proprietari di squadre in cui c’è un proprietario attivo stile Frank Williams. Quello era il modello 20 anni fa. Lawrence è l’unico con quel modello ora”.
Newey parlando delle prospettive future della squadra di Silverstone ha detto: “Le strutture ci sono sicuramente. Non c’è dubbio. Dove arriveremo? Per me, quando arriverò il 2 marzo, la prima cosa sarà capire la squadra, conoscere tutti, cercare di imparare i loro nomi, dove non sono molto bravo, e partire da lì”.
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