F1 | Mini-DRS, Red Bull va all’attacco: presentato un fascicolo ufficiale alla FIA contro McLaren e Ferrari
Nuova polemica sul presunto mini-DRS: questa volta nell'occhio del ciclone McLaren e Ferrari
F1 Mini-DRS – La questione della flessibilità delle ali posteriori torna al centro delle discussioni in Formula 1. Dopo i test in Bahrain, Red Bull ha sollevato dubbi sulla regolarità delle soluzioni adottate da Ferrari e McLaren, riaccendendo una polemica nata lo scorso anno a Baku.
Tutto è iniziato nel Gran Premio d’Azerbaijan 2024, quando Oscar Piastri riuscì a difendere la leadership dagli attacchi di Charles Leclerc con una McLaren che, in rettilineo, mostrava un’apertura sospetta dell’ala posteriore, simile a un piccolo DRS. La FIA avviò un’indagine installando telecamere per analizzare il comportamento delle vetture.
Sebbene non fossero emerse violazioni del regolamento, McLaren decise comunque di modificare l’ala e non utilizzarla nei successivi Gran Premi. Per evitare nuovi casi simili, la Federazione ha deciso di aumentare i controlli già dal primo appuntamento stagionale a Melbourne. Da Barcellona, inoltre, anche le ali anteriori saranno soggette a verifiche più stringenti.
Secondo quanto riportato da Planet F1, Red Bull ha ora presentato un dossier ufficiale contro Ferrari e McLaren, chiedendo ulteriori indagini. La FIA starebbe quindi valutando ispezioni direttamente nelle sedi dei due team per analizzare più a fondo le soluzioni adottate.
Ferrari, però, si dice tranquilla. Secondo AutoRacer.it, la Scuderia ha già effettuato controlli approfonditi durante i test in Bahrain, applicando adesivi speciali per raccogliere dati attraverso due telecamere montate ai lati dell’airscope. Ora l’attenzione è sulle prossime mosse della Federazione, che dovrà chiarire la questione prima che la stagione entri nel vivo.
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