F1 | Mercedes: Wolff rinnova fino al 2026
"Il rischio per me è di annoiarmi, non di bruciarmi", ha commentato l'austriaco
Toto Wolff ha firmato un nuovo contratto triennale con la Mercedes che lo manterrà nel ruolo di team principal fino al termine della stagione 2026. L’austriaco ricopre questo ruolo da un decennio, da quando è entrato a far parte della squadra di Brackley nel 2013. Il 2023 è stata una stagione particolarmente impegnativa per la Mercedes. Le Frecce d’Argento hanno concluso la stagione senza vittorie per la prima volta da quanto Wolff è nella squadra. Questo fatto, unito alle visibili frustrazioni dell’austriaco per lo stato di sviluppo della W14, ha scatenato un dibattito sul futuro di Wolff nel ruolo di team principal, con alcuni che hanno addirittura ipotizzato le sue dimissioni qualora le difficoltà della squadra fossero continuate anche nel 2024.
Tuttavia, secondo quanto riportato dal “The Telegraph”, il 52enne ha firmato un nuovo contratto triennale con la squadra della quale possiede un terzo delle azioni. Discutendo della sua decisione di firmare un nuovo accordo, Wolff ha spiegato:
“Penso che la cosa più importante tra noi tre (proprietari di Mercedes) sia che ci fidiamo l’uno dell’altro. Alla fine della giornata, come azionista, voglio il miglior ritorno sull’investimento che è vincere. Non cercherò di aggrapparmi a una posizione in cui penso che qualcuno farà meglio di me. Mi assicuro di avere intorno persone che possano dirmi il contrario. Alla fine, noi tre ci siamo detti ‘Facciamolo di nuovo’.
Sebbene il nuovo contratto di Wolff lo manterrà nel ruolo di team principal fino alla fine della stagione 2026, non ci sono clausole che potrebbero vederlo uscire prima se le prestazioni non dovessero migliorare. Spiegando la decisione di non aggiungere queste clausole nell’accordo, Wolff ha dichiarato:
“Non ho mai avuto una clausola di esecuzione. O ci si fida l’uno dell’altro o non ci si fida. E siamo allineati come azionisti. Faccio parte di questo team in varie funzioni. Sono un co-azionista, sono nel consiglio di amministrazione. Queste sono cose che non cambieranno qualunque sia il mio ruolo esecutivo o non esecutivo. Ma mi sento bene, il rischio per me è di annoiarmi, non di bruciarmi. Ed è per questo che accetto le sfide che abbiamo oggi, anche se a volte sembrano molto, molto difficili da gestire”.
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