F1 | Mercedes, Lewis Hamilton: “Dedico questa vittoria a mio padre”

Lewis Hamilton è stato magistrale ad Interlagos. Complice una vettura ed una nuova Power Unit di un altro pianeta, il pilota inglese anche oggi ha emozionato, rimontando nell’arco di pochi giri dalla decima alla seconda posizione, mettendosi alle calcagna di Max Verstappen. Nonostante qualche disastro al box, Lewis è riuscito comunque a vincere: per il secondo pit-stop, infatti, la Mercedes ha indotto la squadra rivale ad anticipare il rientro di Verstappen, che torna in pista nel traffico. A questo punto il muretto avrebbe dovuto allungare il secondo stint, ed invece tempo tre giri e l’inglese torna ai box. E’ palpabile la rabbia di Lewis quando capisce che la squadra non ha montato il set di gomme da lui richiesto – il campione aveva chiesto in radio le medie. Hamilton è così costretto a fare tutto da solo in pista: l’ultima parte di gara è contrassegnata da giri al cardiopalma, con Verstappen che cerca di difendersi in tutti i modi, finendo ad un certo punto fuori pista insieme al britannico. Stavolta è Toto Wolff ad adirarsi con Michael Masi in radio – non è stata aperta alcuna investigazione per l’incidente – ma Lewis ha comunque un ritmo mostruoso che lo porta a prendersi di forza la vittoria che mancava da Sochi: vittoria numero centuno per lui, la numero ottanta con la Mercedes. Adesso il sette volte campione è a soli quattordici punti di distanza dall’olandese.

“Sono così incredibilmente grato per tutto il supporto che ho ricevuto durante il weekend dai tifosi brasiliani, non accadeva da Silverstone! Sentire quella folla durante tutto il weekend è stato davvero bello: ho continuato a dire ‘Obrigado Brasil’ per tutto il fine settimana. Che gara! Il team qui e in fabbrica ha fatto un lavoro stupendo, e così Valtteri, che ha conquistato un sacco di punti – ha detto per prima cosa Sir Lewis – stavo spingendo il più possibile dall’ultima posizione nella Sprint, e poi con la penalità di cinque posizioni oggi. Questo è, credo, uno dei weekend più difficili della mia carriera. Ma mio padre mi ha detto ‘mi ricordi il 2004’ quando ero in Formula 3 in Bahrain: sono partito ultimo e ho terminato 10, e poi sono arrivato primo, per cui questa la dedico al mio papà. 

“Alla vigilia di questo weekend non avrei mai immaginato di poter recuperare così tanto nel campionato. E tutto continuava ad andare contro di noi, ma tutto questo dimostra che noi non ci arrendiamo – continua Hamilton – qualunque cosa stiate affrontando, dovete sempre andare avanti, continuare a spingere e a lottare. Mai, mai smettere di lottare. E’ così che ho affrontato questo weekend. Sembra come la prima perché sembra che non vinca una gara da una vita“.