F1 | Mercedes insicura sulle gomme per il Canada
Shovlin preoccupato per la resa delle hypersoft a Montreal
A Monaco molti team hanno fatto fatica con le hypersoft e a risentirne di più è stata la scuderia tedesca. Infatti, nel tentativo di evitare la gomma con banda rosa per domenica, la squadra tedesca ha tentato di qualificarsi con le ultrasofts, senza riuscirvi.
Di conseguenza, entrambi i piloti Mercedes, sono partiti con le hypersoft ma Lewis Hamilton successivamente è passato alle ultrasoft, mentre il compagno di squadra, Valtteri Bottas, alle supersofts.
Durante tutta la gara l’inglese ha lamentato nei team radio di aver problemi con gli pneumatici; Bottas al contrario sembrava aver fatto la mossa giusta, salvo poi perdere terreno.
In vista del prossimo gran premio in Canada, l’ingegnere di pista, Andrev Shovlin, ha espresso le preoccupazioni sue e del team in quanto le hypersoft saranno una delle mescole disponibili per il gran premio.
“Abbiamo visto altri in una situazione simile ma per noi la Red Bull e la Ferrari sembravano più forti. Adesso abbiamo le idee un po’ più chiare su cos’è andato storto e lavoreremo ancora per capire meglio, perché dobbiamo essere al top per Montreal. Avremo le stesse gomme e potremmo avere problemi simili, perciò dobbiamo assicurarci che non accada. Lì se perdi il passo e soffri di usura alle gomme, ti sorpassano facilmente”.
Tuttavia, a parte i problemi relativi alle gomme, la W09 ha chiaramente faticato per tutto il weekend nel Principato.
“È un’altra cosa su cui abbiamo lavorato questa settimana, cercando di capire esattamente dove si trovano i deficit. Nelle qualifiche eravamo un po’ indietro, e ad essere onesti siamo andati a Monaco non aspettandoci di eguagliare le Red Bull. Loro sono sempre performanti nei circuiti con molto carico aerodinamico, circuiti con curve a bassa velocità. Monaco è una gara dove non dominiamo da molto, molto tempo”.
“La verità è che sarà una combinazione di molte cose. In qualifica credo che stavamo riuscendo a fare lavorare le gomme abbastanza bene, era solo una questione di grip e anche di carico aerodinamico. Siamo stati bravi nel primo settore, ma è abbastanza difficile mettere insieme un giro, quindi penso che stiamo solo cercando piccole differenze”.
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