F1 | McLaren, nessun team order. Brown: “Abbiamo sempre creduto nell’avere due numeri uno”

Il CEO di Woking ha discusso su quanto accaduto a Monza tra Norris e Piastri

F1 | McLaren, nessun team order. Brown: “Abbiamo sempre creduto nell’avere due numeri uno”

Quella di Monza può rappresentare certamente la gara dei rimpianti da parte della McLaren. La scuderia di Woking, come è capitato altre volte nel corso della stagione, non è riuscita a sfruttare alla domenica la supremazia mostrata in qualifica. Infatti dopo l’1-2 ottenuto al sabato da Lando Norris e Oscar Piastri, la squadra inglese ha concluso il Gran Premio d’Italia in seconda e terza posizione beffata dalla strategia ad una sola sosta della Ferrari salita sul gradino più alto del podio di casa con uno straordinario Charles Leclerc.

Non solo strategia, ma anche una gestione non ottimale dei piloti che continuano a sfidarsi l’uno l’altro come avvenuto a Monza. Sul sorpasso effettuato da Piastri a Norris, che ha condizionato la gara dell’inglese e di rimando anche quella della squadra, ne ha discusso Zak Brown con il manager americano che ha affermato come il pensiero della scuderia di Woking sia quello di far continuare a gareggiare i propri piloti senza però che questi corrano eccessivi rischi di causare incidenti.

Attualmente la McLaren è seconda nel Mondiale costruttori a sole otto lunghezze dalla Red Bull, stessa posizione occupata da Norris in quello piloti dove però i punti da recuperare a Max Verstappen sono 62.

“Quella di Piastri è stata una mossa aggressiva – ha detto Brown ai microfoni di Sky Sports F1 – La loro partenza è stata fantastica ed era quello di cui avevamo discusso, in un certo senso mettersi dietro l’altro e aprirsi a ventaglio per assicurarsi che nessun altro potesse passare. Penso che Lando sia stato probabilmente colto di sorpresa da quella mossa, pensava di fare un uno-due e vedere se riuscissimo a colmare un piccolo divario, è qualcosa di cui discuteremo internamente”.

Brown poi, continuando a discutere dei suoi due piloti, ha detto: “Le regole Papaya sono che è il tuo compagno di squadra, gareggia con lui duramente, gareggi con lui in maniera pulita, senza toccarlo, ed è successo. È stato un sorpasso aggressivo, ne parleremo, è stato un po’ snervante dal muretto box, ma in realtà è solo rispetto per il tuo compagno di squadra. Anche Lando ha avuto una brutta uscita da quella curva, quindi sarebbe stato bello vederli fare uno-due un po’ più a lungo. Non si sono toccati, è stato un passaggio aggressivo ma pulito”.

Il CEO di Woking ha poi aggiunto: “Sono entrambi piloti giovani che vogliono vincere, abbiamo sempre creduto nell’avere due numeri uno, è sempre stato il modo di fare della McLaren, può essere difficile da gestire, lo abbiamo visto con Senna e Prost. Vanno molto d’accordo, gareggiano in modo pulito l’uno contro l’altro ed è una filosofia: sei un team con una sola auto o con due auto? La cosa più semplice sarebbe stata per Lando scappare via e poi non dover mettere il muretto box di prendere decisioni difficili, ma Andrea Stella e io stiamo affrontando una gara alla volta”.

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