F1 | Luce verde alla “manovra Verstappen”: dal Qatar non sarà più obbligatorio lasciare spazio all’esterno
Incontro tra Commissari e piloti nel venerdì di Lusail. Al centro dell'attenzione episodi come quello tra Norris e Verstappen ad Austin
Il paddock della Formula 1, durante il weekend del Gran Premio del Qatar, è stato il teatro di un confronto cruciale tra piloti e commissari per affrontare le problematiche legate ai sorpassi. L’obiettivo è quello di semplificare le regole, prendendo spunto dai principi di base utilizzati nel karting, disciplina in cui molti protagonisti del circus hanno mosso i primi passi.
Nuove direttive sui sorpassi
Al centro della proposta c’è un ritorno a criteri più lineari: chi si trova all’interno della traiettoria e rimane nei limiti della pista mantiene il diritto di precedenza, mentre chi attacca dall’esterno deve adattarsi. A esprimersi su questa possibilità è stato George Russell, che ha sottolineato come tali regole siano già applicate con successo nel karting. “Le norme non devono essere complesse – ha dichiarato – se sei all’interno e rispetti i confini del tracciato, chi è fuori non può protestare.”
La discussione, tuttavia, non si limita agli aspetti regolamentari, ma coinvolge anche il design dei circuiti. Molti tracciati moderni includono vie di fuga asfaltate, che permettono manovre più aggressive senza penalizzazioni significative. Russell ha citato come esempio Curva-4 del Red Bull Ring, in Austria, dove la ghiaia rappresenta un deterrente naturale agli errori: “Se tutti i circuiti avessero caratteristiche simili, le situazioni controverse si ridurrebbero drasticamente.”
Norme già concordate per il Qatar
Questa riflessione nasce da episodi recenti che hanno visto protagonisti alcuni dei nomi più noti del campionato, con polemiche spesso legate a duelli ruota a ruota. I piloti, insieme agli ufficiali di gara, stanno valutando l’introduzione di questi cambiamenti già nel corso della stagione, per favorire una competizione più trasparente e coerente.
L’incontro in Qatar ha evidenziato la volontà di rendere il regolamento più chiaro, limitando al minimo l’intervento dei commissari. Un passo che potrebbe non solo migliorare la qualità delle gare, ma anche ridurre le tensioni tra gli attori coinvolti, preservando l’integrità dello sport e avvicinandosi ai valori che contraddistinguono l’automobilismo nelle sue radici.
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