F1 | Leclerc: “Queste auto sono molto più difficili da capire, il minimo dettaglio fa la differenza”

"Ogni minimo errore si paga molto più caro rispetto alle precedenti vetture", ha ammesso il monegasco

F1 | Leclerc: “Queste auto sono molto più difficili da capire, il minimo dettaglio fa la differenza”

Il 2024 ci sta regalando una stagione molto combattuta al vertice che vede tre squadre, Red Bull, McLaren e Ferrari, racchiuse in 75 punti nella classifica del Mondiale costruttori a sei gare dalla conclusione del campionato. Charles Leclerc, discutendo delle monoposto che stanno caratterizzando questo ciclo regolamento ad effetto suolo, ha sottolineato come queste vetture siano più complicate da capire rispetto alle precedente portando così varie squadre ad avere molti alti e bassi.

Lo stesso pilota della Ferrari ha fatto l’esempio di varie scuderie, tra cui quella di Maranello, che non riescono a vivere una stagione lineare al contrario ad esempio della McLaren. Proprio il team inglese, da qualche mese a questa parte, ha trovato quella continuità di risultati e di prestazioni che ha permesso a Woking di compiere una rimonta assolutamente impronosticabile ad inizio anno.

“Se guardiamo a tutte le squadre, non è come la precedente generazione di auto, in cui si poteva vedere che ogni volta che una squadra aveva slancio, aveva capito qualcosa, e migliorava”, ha dichiarato Leclerc, intervistato da The Race ed ESPN.

Il monegasco, continuando la propria analisi, ha poi aggiunto: “A parte la McLaren recentemente, la situazione è davvero altalenante. A volte la Mercedes ha prestazioni eccellenti, ma poi fa fatica. Anche noi, a volte, abbiamo prestazioni eccellenti e altre volte facciamo più fatica. Anche la Red Bull, fortissima per molti anni, ora sta facendo un po’ più fatica”.

L’alfiere del Cavallino, completando il discorso relativo a queste vetture, ha detto: “Questa generazione di auto è molto più difficile da capire e il minimo dettaglio può avere una grande influenza, e fa una grande differenza in pista. E il fatto che siamo così vicini significa che il minimo errore si paga molto più caro rispetto alle precedenti generazioni di auto”.

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