F1 | Il perfezionista Waché: alla Red Bull c’è tutto, non ci sono scuse per le sconfitte
Su Perez: "Potremmo non aver capito bene di cosa avesse bisogno per sfruttare la RB19"
In Red Bull non c’è spazio per le sconfitte. A riferirlo è stato Pierre Waché, con il direttore tecnico della squadra anglo-austriaca che ha ammesso come una scuderia del calibro di Milton Keynes abbia tutte le risorse per poter ambire sempre a primeggiare. Al tempo stesso però Waché ha sottolineato come le difficoltà di Sergio Perez, protagonista di un campionato molto altalenante dove ha commesso diversi errori che però non l’hanno privato del secondo posto nel Mondiale piloti, siano forse imputabili alla stessa Red Bull che non è riuscita a far esprimere come avrebbe dovuto il proprio alfiere.
Il 2023 è stato un anno magico per la Red Bull che ha letteralmente monopolizzato la scena della Formula 1, ottenendo la bellezza di 21 vittorie in 22 gare. Numeri incredibili che hanno portato il team di Milton Keynes e Max Verstappen a chiudere con largo anticipo le pratiche iridate, lasciando solamente le briciole alla concorrenza. La Red Bull ha infatti fallito l’appuntamento con la vittoria in una sola occasione quest’anno, nel Gran Premio di Singapore dove a salire sul gradino più alto del podio è stata la Ferrari con Carlos Sainz.
“Alla Red Bull abbiamo praticamente tutte le risorse e quindi non ci sono scuse per le sconfitte. Almeno per me – ha dichiarato Waché, intervisto dalla rivista olandese Formule 1 – Sono un perfezionista. I tecnici sono severi. Al nostro livello l’importante non è la perfezione che non si raggiunge mai, ma l’attenzione ai dettagli. Perché è così che facciamo la differenza. Nella nostra professione, un’auto più lenta dell’1% è una brutta macchina, ed è bizzarro se ci pensi”.
Waché ha poi aggiunto: “Un’auto veloce è un’auto che consente al pilota di dare il massimo. Abbiamo fallito in questo senso perché solo un pilota, Max in questo caso, ha gestito bene la situazione. Questo è il talento di Max, che è riuscito a usare bene la vettura durante tutta la stagione e in diverse condizioni. D’altra parte, per quel che ci riguarda potremmo non aver capito bene di cosa avesse bisogno Checo per sfruttare il potenziale della RB19”.
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