F1 | Horner: “L’addio di Newey non è stato determinante”. Marko lo smentisce: “Ci ha messo in difficoltà”

"A partire da Miami, i team in grado di vincere sono diventati quattro", ha detto l'austriaco

F1 | Horner: “L’addio di Newey non è stato determinante”. Marko lo smentisce: “Ci ha messo in difficoltà”

Il 2024 della Red Bull è stato sicuramente molto frustrante sotto tanti punti di vista. A cominciare dal fattaccio che ha visto coinvolto il team principal Christian Horner, il quale è poi sfociato, inevitabilmente, anche sulle prestazioni in pista. Non solo però, perché l’addio di Adrian Newey, genio della Formula 1 e a Milton Keynes da 20 anni ha certamente scombussolato un ambiente già di per sé pronto a esplodere. La RB20 ha iniziato progressivamente a peggiorare le prestazioni proprio dopo l’addio dell’inglese, ma nonostante l’evidenza, lo stesso Horner pensa che “è stata solo una coincidenza che il weekend in cui ha annunciato la sua partenza sia stato quello in cui abbiamo assistito a un leggero calo!”.

La vede molto diversamente Helmut Marko. Lo storico consulente della Red Bull, dopo una tregua apparente proprio con Horner nel corso della stagione per cercare di calmare le acque, è intervenuto sulla questione, di fatto smentendo quanto detto qualche giorno fa dall’inglese.

Leggi anche: Horner esclude un collegamento diretto tra l’addio di Newey e il calo Red Bull

“Eravamo partiti bene, dominando, ma con l’addio di Newey i nostri tecnici hanno avuto qualche difficoltà a estrarre il massimo dalla macchina – ha ammesso Marko. Però verso la fine della stagione le cose hanno iniziato a migliorare progressivamente, e possiamo dire di essere molto ottimisti per il futuro. La verità è che, a partire da Miami, i team in grado di competere per la vittoria sono diventati quattro, con l’ingresso alternato di McLaren, Ferrari e Mercedes nella lotta al vertice. Credo che quest’anno il team che riuscirà a sfruttare al meglio la finestra ideale di prestazioni della monoposto sarà quello che si troverà davanti”.

“Per quanto riguarda noi in Red Bull, abbiamo bisogno di produrre una macchina valida, ma soprattutto sincera e gestibile. Non è necessario che sia molto più veloce delle altre. Il nostro vantaggio principale, in realtà, è avere in squadra il numero uno assoluto tra i piloti, Max Verstappen. A lui basterà una monoposto competitiva e complessivamente ben bilanciata. Al resto, ci penserà lui, e sono certo che lo vedrete anche quest’anno”.

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