F1 | Hadjar sogna la Red Bull, ma Croft avverte: “Non è facile fare da spalla a Verstappen”
David Croft e le voci su un possibile passaggio di Isack Hadjar in Red Bull
F1 Hadjar Red Bull – Il percorso di crescita di Isack Hadjar continua a suscitare interesse all’interno del mondo Red Bull. Il giovane pilota francese, classe 2004, al debutto in una stagione completa in Formula 1, ha già impressionato per solidità e costanza, tanto da essere inserito tra i possibili candidati a un futuro nel team ufficiale accanto a Max Verstappen.
Le speculazioni su una sua eventuale promozione hanno preso forza a partire dal Gran Premio di Monaco, quando più voci autorevoli hanno iniziato a considerare l’ipotesi concreta di un inserimento del talento transalpino nella line-up di Milton Keynes per il 2025. Tuttavia, l’eventualità non è priva di rischi. A ricordarlo è stato David Croft, storica voce della Formula 1 su Sky Sports UK, che ha evidenziato le difficoltà legate al ruolo di secondo pilota all’interno della struttura anglo-austriaca. “La Red Bull è una macchina cucita su Max. Anche se Hadjar ha uno stile di guida simile, la pressione e le aspettative sono enormi. Non sono sicuro che sia già pronto per un salto simile,” ha spiegato il commentatore britannico.
Il riferimento è a un sistema tecnico e gestionale costruito intorno alle esigenze di Verstappen, quattro volte campione del mondo e leader indiscusso del progetto. Per qualsiasi nuovo arrivo, soprattutto se giovane e ancora in fase di apprendimento, il rischio di bruciarsi è concreto, come dimostrano alcuni precedenti negli ultimi anni. Attualmente, Red Bull non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla propria line-up per la prossima stagione. Yuki Tsunoda, saltato a bordo quest’anno dopo l’iniziale (e poi ritirata) promozione di Liam Lawson, sembra avere il sedile garantito fino ad Abu Dhabi, ma il suo rendimento altalenante ha alimentato dubbi all’interno e all’esterno del team, rendendo plausibile l’ipotesi di un cambiamento.
La decisione finale spetterà alla squadra, che dovrà valutare se puntare su un nome emergente oppure optare per un profilo più esperto da affiancare a Verstappen nel 2026. Intanto, Hadjar osserva e lavora, ben consapevole che il suo momento potrebbe arrivare, ma che la pazienza – in un contesto come quello della Formula 1 moderna – è spesso una qualità determinante tanto quanto la velocità.
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