F1 | Haas, la retromarcia di Magnussen: “Non voglio morire in macchina, ho solo espresso la mia volontà di dare tutto”
Il pilota danese fa un passo indietro e rielabora l'espressione "morirò in macchina"
“Non voglio morire in una macchina da corsa”. Kevin Magnussen fa retromarcia e riformula le scottanti dichiarazioni emerse nelle ultime ore, in particolare l’espressione “morirò in macchina”. “Stavo esprimendo la mia volontà di dare assolutamente tutto ciò che è in mio potere per raggiungere il successo” – ha spiegato il pilota della Haas, ridimensionando così le proprie parole. “Il successo per me ovviamente non è avere incidenti o penalità, ma finire le gare nella posizione più alta possibile”.
Il danese, inoltre, ha affermato che l’intervista in questione era stata rilasciata prima del Gran Premio dell’Azerbaijan e del discusso incidente con Pierre Gasly, con cui dunque non aveva nulla a che vedere: “Quella intervista è stata fatta prima della gara di Baku. Non riguarda l’incidente con Pierre” – ha dichiarato Magnussen. Il francese della Toro Rosso, in seguito all’azzardata manovra di Baku, aveva definito il 25enne ex McLaren e Renault come “il pilota più pericoloso con cui abbia mai gareggiato”.
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