F1 | Grosjean: “La mia vita è cambiata dopo l’incidente”
Sul futuro ha aggiunto: "La Indy è una buona opzione, ma non correrò la 500 Miglia"
In una lunga intervista concessa al quotidiano L’Equipe, Romain Grosjean ha parlato di tutti gli avvenimenti che hanno seguito il terribile incidente nel Gran Premio del Bahrain, terzultimo appuntamento del mondiale 2020 di Formula 1, evidenziando come la gente abbia totalmente cambiato il modo di vedere le sue gare.
Secondo l’ex pilota della Haas, gli haters hanno smesso di criticare il suo atteggiamento “estremamente” aggressivo e si sono resi conti che la sua guida derivava da un pacchetto tecnico non all’altezza dei top team, aspetto che lo portava sempre a dover attaccare per raccogliere dei buoni risultati.
Per quanto riguarda il futuro, invece, Grosjean non ha chiuso all’ipotesi di un passaggio in IndyCar, precisando però come al momento non abbia alcuna intenzione di affrontare le gare negli ovali, Indy 500 compresa.
“L’incidente ha cambiato la mia vita”, ha dichiarato il francese. “Ora, ad esempio, non posso neanche andare la supermercato per fare la spesa. Il mio account Instagram segnava 900.000 persone, mentre adesso sono arrivato a 1.4 milioni. Fortunatamente gli haters si sono calmati un pò e hanno smesso di parlare di me in modo negativo”.
Sul futuro ha affermato: “Per un mese ho continuato a ripetermi che avrei potuto saltare la prossima stagione. Non mi sarebbe piaciuto un anno sabbatico, ma ritenevo fosse la scelta corretta. Oggi, però, non sono della stessa opinione. Sicuramente ci sono cose che farò mai, come ad esempio correre sugli ovali. La Indy è una buona opzione per me, ma non ho alcuna intenzione di affrontare le gare speedway, Indy500 compresa”.
“Oggi mi trattano come il ragazzo che è riuscito ad uscire dalle fiamme”, ha proseguito. “Ho fatto cose stupide e ho preso molti rischi nel corso della mia carriera, ma non ho mai avuto tra le mani una vettura veloce come la Mercedes. Mi sono sempre trovato nella condizione di dover attaccare. Il nostro lavoro è passione e ci ho quasi rimesso la vita per guadagnare due posizioni mentre lottavo per la 19° posizione. Chi mi ha criticato non ha mai capito che un pilota, quando sale in vettura, rischia sempre la vita”.
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