F1 Gran Premio d’Ungheria | Orgoglio e spettacolo per la Scuderia Ferrari a Budapest
Seb e Kimi protagonisti nel finale: 33 punti per la Scuderia
Da una seconda fila in qualifica a un doppio podio in gara. Seb secondo, Kimi terzo, la Scuderia Ferrari ha raccolto probabilmente il massimo in una domenica difficile. Resta la curiosità, o il rimpianto forse, di immaginare cosa sarebbe successo senza una piccola esitazione al box. O senza la pioggia al sabato pomeriggio. Ma la SF71H si conferma forte dappertutto, e il sorpasso di Vettel su Bottas è il momento più bello della corsa.
IL FILM DELLA GARA. Gomme Ultrasoft per Kimi che parte dalla terza posizione; Seb, dietro di lui, monta invece le Soft, unico fra i primi quattro: meno spunto al via ma maggiore durata. La partenza è regolare alla seconda curva, Seb va all’esterno di Kimi e lo passa. Adesso il suo compito è controllare il passo. Raikkonen invece anticipa tutti entrando al giro 15 e passando alle mescole Soft.
Bottas copre la manovra al passaggio successivo. Dopo venti giri, Seb inizia ad accelerare il ritmo, con l’obiettivo di accumulare su Bottas il distacco necessario a stargli davanti dopo la sosta ai box. Intanto riduce lo svantaggio su Hamilton, che va in pit lane al giro 26 e monta pneumatici Soft (Option, se siete ingegneri).
Sebastian continua a guadagnare su Valtteri, e quindi a rimanere in pista. Anche Kimi sta recuperando sul connazionale, dopo aver perso un po’ di tempo al pit-stop per ripulire la presa del freno da detriti di gomma. Dopo 33 giri Raikkonen è già in zona DRS dietro a Bottas, ma passare qui non è facile e ci sono i doppiati da schivare. Anche Seb chiede aiuto al box perché solleciti le bandiere blu. Trentanovesimo giro, escono i meccanici della Ferrari, ma lo stop è per Kimi. Un altro set di gomme gialle. Subito dopo, come da strategia, tocca a Seb per montare le Quali, le gomme Ultrasoft a banda viola. Ma la sosta dura più del previsto e la SF71H torna fuori dietro a Bottas che aveva spinto al massimo. Duello in pista, Seb punta l’avversario (mentre per Kimi c’è un giro veloce).
In realtà, più che attaccare adesso serve stare non troppo in scia per tenere sotto controllo le temperature freni. Ultimi venti giri, la n.5 si riporta sotto prima di una Virtual safety car per Vandoorne fermo in pista. Si riprende, Vettel ha le Ultrasoft ancora in ottima forma, ma l’Hungaroring, dopo Monaco, è la pista peggiore per chi vuole vedere i sorpassi. Alle spalle dei due, intanto, si è avvicinato decisamente Kimi. Su un altro circuito, sarebbe una volta avvincente. Giro 65: Sebastian attacca deciso all’esterno, incrocia la traiettoria in curva 2 e si porta davanti a Bottas, che per difendersi urta la Ferrari e danneggia l’ala anteriore, dando strada a Kimi. La gara si ribalta, è tardi per il bersaglio più grosso, ma non per una bella prova di orgoglio. E di competitività.
*media Ferrari
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