F1 | GP Arabia Saudita, iniziata la costruzione del circuito di Gedda

Il contratto prevede di definire le aspettative sui diritti umani e su come il personale della Formula 1 si aspetta di essere trattato

F1 | GP Arabia Saudita, iniziata la costruzione del circuito di Gedda

Il prossimo 5 dicembre la Formula 1 porterà al debutto assoluto il Gran Premio dell’Arabia Saudita, penultima prova del mondiale 2021 sul nuovo tracciato di Gedda. Stando ai più, sarà il circuito cittadino più veloce al mondo. Secondo le alte teste del Circus e della Federazione, almeno per i prossimi dieci anni questa gara farà parte del calendario iridato, e in queste ore sono partiti i lavori per l’evento inaugurale del prossimo periodo natalizio. Le critiche nelle scorse settimane non sono mancate, viste le logiche dei diritti umani in quella nazione e già abbastanza conosciute da noi negli ultimi anni (esempio lampante la Supercoppa Italiana di calcio, ndr), diametralmente opposte al modo di pensare occidentale, ma tant’é, laddove c’è profumo di danari, c’è poco da fare.

“Quella di oggi è una giornata storica per i sauditi e gli appassionati degli sport motoristici di tutto il mondo – ha dichiarato il principe Khalid Bin Sultan Al Abdullah Al Faisal, presidente della Saudi Automobile Federation a Motorsport Week. Questa è l’apertura di una nuova pagina nella storia del Regno dell’Arabia Saudita e della città di Gedda. Cercheremo di costruire un circuito e ospitare una gara che sia un elemento di differenziazione nel mondo della Formula 1, che ci distingua dagli altri presentando un evento che rimarrà nei ricordi dei fan della Formula 1 per gli anni a venire”.

Organizzazioni sui diritti umani si sono interrogate nel recentissimo passato, destando preoccupazioni in merito al regolare svolgimento dell’evento: “Dal punto di vista del nostro sport, scegliamo di impegnarci con i partner e abbiamo un quadro contrattuale per definire le nostre aspettative sui diritti umani e su come il nostro personale si aspetta di essere trattato. Abbiamo un impegno con i promoter e le loro parti interessate del governo su questi requisiti”, ha detto Chloe Targett-Adams, Global Director of Race Promotion della Formula 1.

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