F1 | Ferrari, Sainz: “Sarà bello girare a Barcellona senza la chicane finale”
"Vedremo come il ritorno alla vecchia configurazione inciderà su strategie e tempi sul giro", ha detto lo spagnolo
da Barcellona, Spagna
Dopo la prestazione negativa di Monte Carlo, la Ferrari e Carlos Sainz cercano il riscatto al Montmelò, pista di casa del pilota spagnolo, il quale ha come obiettivo quello di salire almeno sul podio davanti al proprio pubblico. La SF-23 dovrebbe avere degli aggiornamenti essenziali per il prosieguo della stagione, e lo farà su un tracciato rivisto negli ultimi mesi, o meglio, ritornato ai fasti di un tempo e con l’abolizione dopo più di 15 anni della chicane finale. L’ultimo settore infatti presenta nuovamente i due curvoni veloci verso destra tanto desiderati praticamente da tutti, piloti e non. Sainz, nella classica anteprima della Ferrari racconta le sue sensazioni in vista dell’imminente weekend.
Per la prima volta girerai a Montmelò senza la chicane nel settore finale. Sei contento di questa modifica? Pensi migliorerà lo show durante la corsa?
“Credo che lo spettacolo migliorerà e quindi supporto in pieno la decisione di Formula 1 e degli organizzatori di ritornare a questo layout. Non che ci fosse nulla di sbagliato a girare con la chicane, ma sono contento di provare questa configurazione e curioso di verificare come cambieranno i tempi e le strategie in gara”.
In quanto pilota spagnolo, hai mosso i primi passi nella tua terra natale. Ricordi le emozioni delle prime gare e ci racconti un po’ dei tuoi inizi?
“La Spagna è una terra di motorsport con molti circuiti sparsi in tutto il Paese. Le mie prime gare le ho corse in un kartodromo della mia città, Madrid, ma di lì a poco ho cominciato a girare molto dal momento che ero impegnato nei campionati nazionali. I miei primi giri in monoposto li ho invece effettuati sul circuito di Jarama, sempre nelle vicinanze di Madrid. Ricordo che ero con la mia istruttice, la pilota professionista Maria de Villota, e anche per questo terrò quel giorno ben stampato in mente per sempre. Era una grande atleta e un’ottima persona, e così da quando purtroppo è venuta a mancare (2013) ho sempre il suo logo – una stella – con me sul casco”.
Quest’anno ci sarà di nuovo la Grada CS55. Quanto è speciale correre in casa e sapere di avere un intero settore dedicato ai tuoi tifosi? Cosa ti senti di promettere loro?
“Sono molto felice di aver potuto organizzare la Grada CS55 anche quest’anno a Barcellona. I tifosi spagnoli sono ovviamente molto speciali per me ed è bellissimo avere un settore a loro dedicato. C’è solo un difetto… è troppo piccola! So comunque che anche fuori da quelle tribuna ci saranno molti supporter a fare il tifo per me e a rendere ancora più unica questa gara di casa. Non è facile per un pilota di Formula 1 spiegare cosa significa correre nella propria nazione, direi semplicemente che è molto speciale. A tutti i tifosi mi sento di promettere il massimo dell’impegno per offrire un bello spettacolo in pista e portare a casa un grande risultato”.
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