F1 | Ferrari, Binotto vara la linea della continuità: “Non c’è nulla da cambiare”

Quello disputato in Ungheria, ultimo stagionale prima della pausa estiva, è stato un appuntamento indigesto per la Ferrari che da una potenziale vittoria (e forse anche doppietta) si è dovuta accontentare di una P4 con Carlos Sainz e di una P6 con Charles Leclerc. Tra i fattori che hanno inciso su un risultato al di sotto delle aspettative da parte della scuderia del Cavallino figura l’errata strategia utilizzata sulla monoposto del monegasco, al quale sono state montate gomme hard che hanno inciso negativamente sul ritmo della F1-75 numero 16.

Una situazione che ha catalizzato enormi critiche sulla Ferrari che ora, in entrambe le classifiche iridate, è chiamata a ricucire un divario importante: 97 punti dalla Red Bull nel Costruttori, mentre Leclerc è a -80 da Verstappen nel Mondiale piloti. Nonostante il passaggio a vuoto dell’Ungheria, il TP della Ferrari Mattia Binotto insiste sul fatto che non sia necessario fare dei cambiamenti e che la squadra manterrà lo stesso approccio anche al rientro dalle vacanze.

“Non c’è nulla da cambiare, penso che sia sempre una questione di fiducia, apprendimento, costruzione, esperienza, capacità di costruire – ha dichiarato Binotto, citato da Formula1.com –  Ma se guardo al bilancio della prima parte di stagione non c’è motivo per cui dovremmo cambiare. Penso che dobbiamo semplicemente capire cosa è accaduto (in Ungheria), affrontarlo e cercare di essere competitivi, come abbiamo fatto nelle precedenti 12 gare. Non c’è motivo di credere che non saremo competitivi nel prossimo GP”.

Binotto ha poi focalizzato l’attenzione su Leclerc, che paga un ritardo di ben 80 punti dal rivale al titolo Max Verstappen: “Penso che consideri ogni gara come un’unica opportunità per vincere. Vinciamo e perdiamo insieme. L’Ungheria non è stata tra le gare migliori, ma penso che ci sia stato molto potenziale. Penso che dobbiamo concentrarci nel capire il motivo (sulla mancanza di velocità ,ndr), affrontarlo e tornare più forti”.