F1 | Ecclestone: “Horner come Verstappen, non aveva un numero due adeguato”
Mister E ha discusso dell'addio dell'ex TP Red Bull: "È stato un po' come un matrimonio finito con un divorzio"

Le ultime settimane hanno portato importanti cambiamenti in casa Red Bull, con l’addio di Christian Horner e la promozione di Laurent Mekies dalla Racing Bulls come nuovo team principal della scuderia di Milton Keynes a partire dal Gran Premio del Belgio dello scorso 27 luglio.
Con l’addio di Horner, licenziato con effetto immediato, si è chiuso un’era importante che ha visto il manager inglese assoluto protagonista al timone della squadra per un ventennio scandito da numerosi campionati del mondo, tra piloti e costruttori, messi in bacheca.
Sull’allontanamento di Horner ne ha discusso Bernie Ecclestone, con Mister E che ha fornito il proprio punto di vista sulla chiusura del rapporto professionale tra l’oramai ex TP della Red Bull e il team anglo-austriaco.
“È stato un po’ come un matrimonio finito con un divorzio – ha dichiarato Ecclestone, intervistato da F1destinations.com – Dopo la morte di Didi Mateschitz (fondatore della Red Bull, ndr), all’interno della Red Bull circolavano idee sulla leadership e sulla direzione del team che non favorivano Christian”.
Ecclestone, proseguendo con il proprio pensiero, ha aggiunto: “Ha fatto un ottimo lavoro, ma era considerato, proprio come Max Verstappen, qualcuno che non aveva un numero due adeguato. È difficile criticare qualcuno che vince gare e campionati, ma non c’era un piano B nel caso in cui qualcosa fosse andato storto con Christian o Max”.
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