F1 | Christian Horner sulla graticola: la proprietà Red Bull gli toglie potere decisionale

Marko e Mintzlaff gli unici a poter firmare contratti coi piloti: l'inglese sarebbe stato sfiduciato anche dalla proprietà thailandese

F1 | Christian Horner sulla graticola: la proprietà Red Bull gli toglie potere decisionale

Il clima all’interno del team Red Bull sarebbe ai livelli più bassi degli ultimi anni, con tensioni crescenti legate in particolare alla posizione di Christian Horner. Secondo fonti vicine all’ambiente della squadra, in particolare F1-Insider e GpBlog, l’influenza del team principal sarebbe stata significativamente ridimensionata, al punto da non avere più la delega per prendere decisioni strategiche in autonomia. Ogni scelta rilevante richiede ora l’approvazione della sede centrale dell’azienda.

Christian Horner starebbe quindi affrontando un momento delicato, che potrebbe preludere a un addio, eventualmente forzato, al suo ruolo attuale. Il co-proprietario di Red Bull, il thailandese Chalerm Yoovidhya, che finora lo ha sempre sostenuto, anche nello scandalo del 2024, avrebbe manifestato crescente insoddisfazione, chiedendo risultati concreti nel breve termine. In caso contrario, il futuro del manager inglese all’interno della scuderia sarebbe a rischio.

Ulteriori segnali di un cambiamento interno arrivano dal fatto che a Horner non sia più consentito firmare contratti con i piloti. Questa competenza è ora nelle mani di Helmut Marko e Oliver Mintzlaff. La decisione sarebbe stata presa dopo le criticità emerse con il rinnovo di Sergio Perez, un’operazione che, secondo indiscrezioni, avrebbe avuto un impatto economico negativo di circa 18 milioni di euro per Red Bull.

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