F1 | Budget cap, Horner: “Le squadre principali andranno oltre i 140 milioni”

"Quali sono le sanzioni? La FIA deve darci una risposta nel più breve tempo possibile", ha aggiunto

F1 | Budget cap, Horner: “Le squadre principali andranno oltre i 140 milioni”

Nel paddock della Formula 1 continua a prevalere la questione budget cap come argomento di discussione. C’è di fatto una netta spaccatura tra i tre top team e il resto della griglia. Ferrari, Mercedes e Red Bull molto probabilmente sforeranno il tetto di 140 milioni imposto, e ci si chiede quali possano essere le sanzioni per le squadre che andranno oltre la soglia imposta. Christian Horner, team principal della Red Bull ha detto qualche giorno fa che molte squadre rischieranno di non partecipare ad alcuni Gran Premi, e interpellato nel corso dell’ultimo weekend a Monaco ha voluto spiegare cosa intendesse dire.

“Sono convinto che tutte le squadre principali andranno oltre la soglia dei 140 milioni di budget cap – ha detto Horner su Sky Sports a Montecarlo. Qual è la sanzione per una violazione lieve di questo tetto salariale? Perché un aggiornamento, che può anche costare sui 4,5 milioni può fare la differenza nella corsa al mondiale, perciò c’è bisogno di chiarezza e trasparenza nel più breve tempo possibile. Non è corretto essere tenuti in ostaggio da un paio di squadre che non vogliono o non possono andare oltre il limite, perché il budget cap c’è per limitare le grandi squadre nello spendere di più. Il tetto è stato diminuito di 30 milioni durante la pandemia, e quando ci siamo seduti per concordare quelle cifre, nessuno avrebbe potuto contemplare gli eventi mondiali che stanno guidando l’inflazione. Non sappiamo cosa accadrà nella seconda metà dell’anno: il costo della vita aumenta, le bollette sono alle stelle, dove si andrà a finire nei prossimi mesi?”.

“La FIA deve prendere una posizione tempestiva in merito, perché stiamo arrivando alla fase cruciale dell’anno. Abbiamo una responsabilità nei confronti dei nostri dipendenti: ci riorganizziamo, abbiamo dovuto salutare molte persone che lavoravano con noi da anni per rimanere nel limite del budget cap, ma tutto ciò prima che arrivasse l’inflazione, e non credo sia giusto fare pressione sui licenziamenti di massa nel mondo dello sport. Spero che prevarrà il buon senso: è una situazione che nessuno di noi avrebbe potuto prevedere, e dobbiamo arrivare a una soluzione nel più breve tempo possibile”.

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