Formula 1 | Test Abu Dhabi, Mercedes prova l’ala anteriore mobile [FOTO]
Una soluzione grezza che tenta di simulare l'aerodinamica attiva che vedremo nel 2026
I test collettivi svolti ieri ad Abu Dhabi hanno offerto ai team di Formula 1 la possibilità di prepararsi all’arrivo del nuovo regolamento tecnico 2026. Le squadre hanno modificato le vetture del 2025 per riprodurre, per quanto possibile, le condizioni e le novità che caratterizzeranno il prossimo ciclo regolamentare. Tra i temi più osservati c’è stato il lavoro della Mercedes, incaricata di testare per la prima volta un sistema di aerodinamica anteriore mobile.
Le sessioni si sono svolte con le mule car, vetture adattate appositamente per supportare Pirelli nello sviluppo delle nuove gomme. Anche gli pneumatici cambieranno in modo significativo: pur mantenendo i cerchi da 18 pollici, la larghezza del battistrada sarà ridotta di 25 mm all’anteriore e 30 mm al posteriore, mentre il diametro complessivo diminuirà rispettivamente di 15 e 10 mm. Modifiche che serviranno ad adeguare gli pneumatici alle future monoposto.

La novità più evidente della giornata è stata però l’ala anteriore mobile montata sulla Mercedes guidata da Kimi Antonelli. Un primo passo verso un cambiamento sostanziale: dal 2026 l’aerodinamica sarà attiva, con due configurazioni selezionabili dal pilota. La X-Mode offrirà il massimo carico per migliorare stabilità e inserimento in curva, mentre la Z-Mode ridurrà al minimo la resistenza per aumentare la velocità in rettilineo.
Per simulare questo nuovo sistema, come spiegano gli amici di FUnoAnalisiTecnica, la Mercedes ha utilizzato una soluzione provvisoria e visivamente più grezza rispetto a ciò che sarà consentito dal regolamento definitivo. Il meccanismo, di tipo idraulico, prevede tubazioni esterne che convogliano un flusso di fluido ad alta pressione verso un attuatore capace di muovere fisicamente il flap dell’ala. Un pulsante sul volante consente al pilota di attivare una valvola e cambiare configurazione. Nel 2026, naturalmente, le canalizzazioni non saranno visibili.

Improvvisi cambi aerodinamici e difficoltà: le parole di Antonelli
Le difficoltà tecniche non mancano. Variando l’inclinazione dell’ala in movimento, il pilota si trova a gestire un improvviso cambiamento di carico aerodinamico, che modifica la risposta della vettura. È un elemento ulteriore che i team dovranno considerare nelle future regolazioni del setup, inserendolo anche nei software di ottimizzazione della monoposto. È un processo che richiederà tempo e adattamento, sia per chi guida sia per chi progetta.
L’elemento testato ieri è un singolo flap mobile, mentre sulle vetture 2026 gli elementi regolabili dovrebbero essere due. È però un primo passo utile a comprendere comportamento, limiti e potenziale di una tecnologia che, nei prossimi anni, cambierà radicalmente lo stile di guida in Formula 1.

Al termine di una giornata intensa, Kimi ha tracciato un primo bilancio del lavoro svolto: “Sono soddisfatto della nostra giornata di lavoro qui ad Abu Dhabi. È andato tutto liscio e siamo riusciti a completare quasi 160 giri. Sono dati preziosi che abbiamo raccolto sugli pneumatici 2026, che valuteremo e utilizzeremo in vista della prossima stagione”.
“Vorrei ringraziare di cuore tutto il team, sia qui in pista che i colleghi delle fabbriche di Brackley e Brixworth, per il loro duro lavoro. Anche se abbiamo appena concluso quest’anno, e anche la mia stagione da esordiente, non vedo l’ora di iniziare. Ci aspettano mesi importanti con l’entusiasmante sfida che ci riserva il prossimo anno, ed è una sfida che tutti noi non vediamo l’ora di affrontare”.

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