Renault, Ghosn: “Pronti a tornare con un nostro team, ma la F1 deve cambiare…”

Mai più semplici fornitori di motori, oggi più correttamente di Power Unit. Parola del presidente della Renault Carlos Ghosn. Il sessantenne manager brasiliano, ospite a Londra in occasione degli ultimi round della nuova nata Formula E, ha parlato del coinvolgimento in F1 del gruppo da lui diretto:

“Stiamo vagliando varie opzioni, anche il nostro impegno in F1 dipende da vari fattori, quali la Governance del Circus, gli introiti, gli investimenti….” Renault insomma non ci sta a restare in una F1 a perdere, abbandonata da sponsor e spettatori, con metà griglia indebitata o a rischio fallimento.

Si attendono al guado quei cambiamenti tanto attesi, di regolamento soprattutto: “La nostra principale opzione è continuare, ma servono determinate garanzie e condizioni migliori”. Renault comunque vorrebbe “rientrare” (per la terza volta ndr) con una propria squadra, abbandonando il ruolo di semplice partner motoristico:

“Possiamo lasciare o continuare con una nostra scuderia – ha continiato Ghosn – è invece poco probabile che si continui come motoristi. Il gioco non vale la candela così, non c’è ritorno di immagine quando si vince e si viene accusati quando si perde….”.

Frecciata alla Red Bull, ma anche alla FOM: “Servirebbe una distribuzione degli introiti e dei diritti televisivi più equa, se le squadre devono investire centinaia di milioni hanno quantomeno bisogno di ritorno economico più consistente”. Intanto Ghons si è “affacciato” alla Formula E, di cui Renault è già sponsor con il team Dams diretto da Alain Prost, restando molto affascinato: “E’ un campionato molto interessante, potrebbe piacere ai giovani, il fatto che sia a zero emissioni lo rende futuristico, potremmo decidere di aumentare il nostro impegno nella categoria”.

La Renault, quindi, attacca l’attuale sistema di F1. Ultima voce in capitolo in un coro di scontenti sempre più numeroso.

Antonino Rendina

Segui @antorendina