Wolff: “Manca un cattivo in Formula 1 e Horner sapeva come vincere”
Wolff e la mancanza di un forte rivale come Horner

Formula 1 Wolff Horner – La rivalità tra Toto Wolff e Christian Horner ha segnato un’epoca della Formula 1 moderna. Duelli in pista tra Mercedes e Red Bull, frecciatine mediatiche e tensioni ai limiti del teatrale hanno reso il loro confronto uno degli elementi più iconici dell’ultimo decennio.
E oggi, con Horner lontano dal paddock, il team principal della Mercedes ha ammesso che qualcosa si è perso: “Abbiamo bisogno di personalità di rilievo in Formula 1, ci vuole un cattivo. Christian era molto bravo in questo, si trovava perfettamente a suo agio nel ruolo. Sapeva come gestire le telecamere, come usarle a suo vantaggio e come far parlare di sé e del suo team. Ora questo manca un po’, perché non ci sono più attriti”.
“Il suo successo è innegabile”
Parole che confermano il rispetto reciproco tra i due manager, nonostante anni di tensioni, battaglie verbali e guerre psicologiche che hanno animato la rivalità sportiva più intensa dell’era ibrida. Da luglio, quando Horner ha lasciato la Red Bull dopo quasi vent’anni, Wolff non ha mai nascosto di considerarlo un avversario “stimolante”. Al Gran Premio d’Olanda, infatti, aveva già rivelato di avergli scritto un messaggio personale dopo la separazione dal team di Milton Keynes: “Deve decidere da solo cosa fare. Non so se sente di avere un conto in sospeso o la voglia di dimostrare qualcosa, ma so che sa come si vince e come si costruiscono titoli mondiali. Il suo successo è innegabile.” Il riferimento, ovviamente, è ai 14 titoli iridati conquistati sotto la gestione Horner, sei Piloti e otto Costruttori. Risultati che lo rendono il team principal più vincente nella storia recente della F1.
Horner pronto al ritorno?
L’intervista è arrivata a pochi giorni dalla notizia dell’archiviazione del caso sulle presunte molestie, dopo che – come riportato dal quotidiano olandese De Telegraaf – Horner è riuscito a raggiungere un accordo economico con la dipendente che lo accusava. L’intesa, accompagnata da un corrispettivo milionario, ha chiuso definitivamente la vicenda, rimuovendo l’ultimo ostacolo a un suo eventuale ritorno nel paddock. Una situazione che ha reso il manager britannico, libero da vincoli con la Red Bull, uno dei nomi più corteggiati del mercato, tant’è che diverse squadre, tra cui Alpine, Haas e Williams, avrebbero già sondato la possibilità di offrirgli un ruolo di leadership. Magari con quote azionarie sul modello Mercedes.
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