Verstappen diserta l’anteprima di “F1 The Movie”: Spa batte Times Square
Max Verstappen ha preferito volare a Spa piuttosto che alla prima del film sulla F1
F1 Verstappen – L’anteprima mondiale di “F1 The Movie”, attesissimo film dedicato al mondo della Formula 1 con Brad Pitt protagonista, ha trasformato Times Square in una celebrazione della massima serie. Sul red carpet allestito nel cuore di Manhattan hanno sfilato piloti, addetti ai lavori e celebrità, in una serata-evento organizzata tra il Gran Premio del Canada e quello d’Austria, con la partecipazione della quasi totalità della griglia. Assente illustre, però, Max Verstappen, che ha deciso di non prendere parte all’evento.
Verstappen diserta la prima di F1
Il campione del mondo in carica ha preferito rientrare in Europa subito dopo il weekend di Montreal, rinunciando al volo charter diretto a New York insieme agli altri protagonisti del Circus. Una scelta in linea con il suo profilo: già in occasione della proiezione privata riservata ai piloti, svoltasi alla vigilia del Gran Premio di Monaco, l’olandese aveva optato per una serata tranquilla a casa, trascorsa al simulatore in diretta su Twitch. Stavolta, però, a orientare la sua decisione è stato l’impegno in pista. Verstappen ha infatti preso parte a una sessione di test sul circuito di Spa-Francorchamps al volante di una Aston Martin Vantage GT3, collaborando con il team ufficiale in vista della 24 Ore belga. L’obiettivo era duplice: fornire indicazioni tecniche e allenarsi alla guida di una vettura GT, categoria verso cui l’olandese ha sempre mostrato forte interesse.
E’ sempre il solito… Max
Il pilota di Hasselt ha più volte espresso il desiderio di cimentarsi in futuro con l’endurance, in particolare alla 24 Ore di Le Mans e al Nürburgring Nordschleife, dove ha recentemente guidato una Ferrari 296 GT3 sotto lo pseudonimo di “Franz Hermann”. Interpellato dai media al termine del GP del Canada, Verstappen aveva già anticipato le sue intenzioni: “Andrò a casa da mia figlia. Se guarderò quel film prima o poi? Forse sì. E magari sarò piacevolmente sorpreso. Sinceramente spero che abbia successo. Non dovrei essere forzato ad andare da qualche parte, non è così che deve essere”.
L’assenza dell’olandese non ha stupito né sollevato polemiche nel paddock: il tre volte campione del mondo ha sempre ribadito la sua distanza da logiche promozionali e dall’apparato mediatico dello sport, preferendo focalizzarsi sulla pista e sulle proprie passioni, lontano dai riflettori. Anche quando questi si accendono su Times Square.
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