Toro Rosso, Sainz: “Pista velocissima, per me è un secondo GP di casa”
Il pilota spagnolo della Toro Rosso seriamente affascinato dal GP di Italia
Un secondo GP di casa per Carlos Sainz, che “sente” particolarmente la gara di Monza considerando che la Toro Rosso è pur sempre una squadra italiana. Il pilota spagnolo dimostra di adorare il circuito brianzolo, per le altissime velocità, ma anche per le curve tecniche che si affrontano tra un rettilineo ed un altro.
“Per me, Monza è un altro Gran Premio di casa, così come lo è per la Scuderia Toro Rosso. È una pista molto speciale e sempre stracolma di tifosi – ha affermato Sainz al sito ufficiale della scuderia faentina – Quando vai verso la Curva 1 puoi vederli, sentirli urlare e… sentirne l’odore: in questa zona del tracciato in molti organizzano delle grigliate e c’è una bella atmosfera! Raggiungere la prima chicane è una delle sensazioni più belle: si arriva sfiorando i 350 Km/h, circondati da tutti questi fan… è fantastico! Ovviamente, queste sono due curve davvero toste, sono sempre molto strette e spesso qui ci si aggroviglia, al primo giro della gara. Poi si passa ad un’altra sezione ad alta velocità, da 330 km/h, prima di entrare in un’altra chicane, formata dalle curve 4 e 5. In questo punto è molto importante saltare sui cordoli. Poi c’è uno dei miei tratti preferiti: le due curve di Lesmo. Queste curve hanno tanto banking, che permette di affrontarle a grande velocità. Devo dire che qui, giro dopo giro, la tua fiducia va via via aumentando e si riesce ad andare sempre più veloci – ha continuato lo spagnolo parlando del giro di pista – Poco prima di arrivare alla Curva 8 si raggiungono nuovamente i 340 km/h e questo conferma che si tratta di una pista velocissima, è incredibile. Un’altra chicane che mi piace molto è formata dalle curve 8, 9 e 10: si affronta in quarta marcia ed è molto più veloce di quello che potrebbe sembrare… anche qui è importante saltare sui cordoli. Successivamente, c’è un lungo e veloce rettilineo che porta alla curva 11, una curva che ha perso molto del suo fascino: qui prima la via di fuga era in ghiaia ed era molto più bella! Adesso che è in asfalto, tutti possono andare veloci alla Parabolica. È un peccato che abbiamo fatto questa modifica”.
Antonino Rendina
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