Pirelli Video 3D: Un giro di pista del circuito di Valencia dal punto di vista degli pneumatici
Il tracciato cittadino di Valencia, lungo 5.419 metri, ha 25 curve, oltre a quattro rettilinei dove le monoposto raggiungono quasi i 300 km/h.
a cura di Studio Vandone
La curva 2 si affronta a una velocità relativamente bassa, con carico aerodinamico ridotto. Il grip deriva principalmente dagli pneumatici, che riescono a generare aderenza attraverso sterzata e trazione. Il nuovo pneumatico medium offre grip e durata maggiori, fattori assolutamenti cruciali per evitare il sottosterzo. La mescola più morbida è più orientata verso grip e prestazioni.
La curva 9 è un punto-chiave del giro. La superficie irregolare della pista prima del ponte fa sì che in questo punto il grip sia una questione fondamentale. Lo stesso problema, amplificato dalla presenza di una stretta curva a destra, si verifica alla fine del ponte. Tutta la potenza del motore viene poi scaricata in rettilineo fino alla settima marcia, sfruttando anche il KERS per raggiungere la velocità di punta. In questa situazione, gli pneumatici devono generare la massima trazione possibile.
La 17 è una curva stretta che, durante un giro d’uscita, aiuta a portare rapidamente in temperatura gli pneumatici. Con le soft, i piloti possono attaccare con il massimo grip possibile la sequenza di curve più impegnative del giro, controllando alla perfezione le reazioni della monoposto. Questa sequenza di curve si affronta in settima marcia, quindi è importante tenere la traiettoria perfetta, guidando nel modo più pulito possibile per evitare un degrado eccessivo. Dopo una frenata severa, i piloti affrontano l’ultima curva prima del rettilineo di partenza-arrivo, dove viene nuovamente rilasciata tutta la potenza del motore …
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui