Pirelli, Hembery: “La bassa temperatura della pista ha influenzato le prestazioni”

"Difficile avanzare previsioni sulla strategia ottimale per domani”.

Pirelli, Hembery: “La bassa temperatura della pista ha influenzato le prestazioni”

Il pilota della Mercedes Lewis Hamilton prenderà il via del Gran Premio del Brasile dalla pole position, dopo aver segnato un tempo di 1m10.736s su pneumatici soft. La mescola morbida è stata usata dall’inizio alla fine delle qualifiche. Questo significa che tutti i primi 10 prenderanno il via del gran premio su soft usate, ammesso che la gara sia asciutta. Anche se per domani le previsioni restano incerte, tutte le sessioni sono state asciutte. C’è stata un po’ di pioggia in mattinata, con wet e intermedie utilizzate durante le FP3, oltre alle slick.

Temperature di pista e atmosfera sono state decisamente più basse rispetto a venerdì: la sessione di qualifica è iniziata con cielo nuvoloso e 21°C per l’ambiente, più di 26°C invece per l’asfalto.

Due soste sembrano la strategia più probabile per la gara di domani, anche se c’è spazio per variazioni tattiche. I team, inoltre, cercheranno di adattare le loro finestre dei pit stop per avvantaggiarsi nel traffico, cosa particolarmente difficile a Interlagos. Poichè le squadre hanno registrato un degrado ragionevolmente alto sulle soft con temperature elevate, chi ha scelto di iniziare con le medie potrebbe avere una buona opportunità per adottare una strategia alternativa, con un primo stint più lungo.

Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli: “Oggi abbiamo avuto temperature di pista e ambiente molto più basse rispetto a venerdì, fattore che ha influenzato il comportamento delle gomme. Inoltre la pioggia caduta ieri e questa mattina ha lavato via parecchia gomma che si era depositata sulla superficie, facendo ripartire il ciclo dell’evoluzione della pista. Con un divario significativo in termini di velocità tra media e soft, in qualifica è stato usato solo il pneumatico più morbido, quello con cui partiranno i primi 10; il meteo variabile e un degrado relativamente elevato sulle soft rendono però difficile avanzare previsioni sulla strategia ottimale per domani”.

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