Mosley contro la Ferrari: “Diritto di veto usato in modo meschino”
L'ex presidente della FIA si scaglia contro Maranello in ricordo di una vecchia polemica...
I rapporti tra l’ex presidente della FIA e la Rossa non sono mai stati idilliaci, basti ricordare i propositi di Mosley di abbattere i costi della massima categoria imponendo un tetto di spesa per i team di F1 (nel 2008 si parlava di 50 milioni di euro a stagione, cifra molto più bassa dei costi normali di gestione di una scuderia) e la ferma opposizione della Ferrari, allora presieduta da Montezemolo, che non ha mai accettato politiche al risparmio imposte da Place de la Concorde. All’epoca la battaglia tra Ferrari e FIA si giocava su vari fronti, comprese le aspre polemiche per il famigerato “doppio diffusore” che fece le fortune sportive (e non solo) dell’inglese Brawn GP.
La recente diatriba tra alcuni team (Ferrari e Mercedes su tutti) e la FIA di Jean Todt su uno sconto per la fornitura delle moderne e costosissime Power Unit, e sull’eventuale introduzione di un motore low-cost standard per i team clienti che non possono permettersi le PU dei Costruttori, sembra aver “riacceso” un Max Mosley che è intervenuto a supporto delle idee della Federazione ed accusando di miopia la Ferrari.
“La F1 è stata sempre un grande strumento pubblicitario per la Ferrari, che si sarebbe dovuta comportare in modo più generoso – ha attaccato Mosley – Credo che nel porre il veto sulla riduzione dei costi per la fornitura delle PU la Rossa abbia dimostrato una certa piccolezza. Se fossi stato in loro avrei fatto di tutto per aiutare la Formula 1, categoria di cui hanno bisogno da sempre, se poi non vincessi me la prenderei con gli ingegneri, che hanno tutti i mezzi per arrivare al successo”.
Mosley, però, sembra dimenticare quanto la stessa Formula 1 abbia avuto sempre bisogno della Ferrari, squadra leggendaria presente in tutte le edizioni del massimo campionato mondiale di automobilismo.
Antonino Rendina
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