McLaren, la Honda ha depotenziato la power unit per cercare l’affidabilità
Ron Dennis difende la scelta dei motori giapponesi
La brutta qualifica della McLaren Honda al GP Australia è in parte dovuta alla power unit giapponese depotenziata per cercare l’affidabilità. Jenson Button e Kevin Magnussen sono stati i più lenti in qualifica, chiudendo la sessione solo davanti alle due Manor che non hanno girato.
“Sfortunatamente non abbiamo esperienza con le alte temperature e non potevamo rischiare di perdere un motore alla prima gara” ha rivelato il responsabile motorsport della Honda, Yasuhisa Aria. “I nostri settaggi sono molto conservativi per questo weekend e questo è il motivo per cui abbiamo meno potenza sia dal motore termico che dall’MGU-K. Il problema di surriscaldamento non riguarda solo il motore ma anche l’MGU-K e abbiamo preso questa decisione di ridurre la potenza per sopravvivere alle prime gare con un solo motore”.
Il team è comunque certo di aver identificato il problema e di avere una soluzione potenziale: “Sì, abbiamo identificato i problemi, al momento abbiamo meno problemi in questo weekend rispetto ai test” ha aggiunto il racing director Eric Boullier. “Questa è una buona notizia, abbiamo fatto qualche progresso. E’ prevista una modifica ma non sappiamo ancora quando potremo implementarla. Vogliamo fare del nostro meglio per migliorare più in fretta possibile”.
Ron Dennis ha difeso la scelta di passare ai V6 turbo Honda: “Se il tuo obiettivo è vincere il mondiale, è necessario avere un costruttore solido alle spalle in grado di avere tecnologia e capacità di produrre un motore vincente, e questo è quello che la Honda, l’hanno dimostrato molte volte. Forse ci vorrà un po’ di più di quanto ci sarebbe piaciuto ma siamo solo all’inizio di un viaggio”.
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