Il primo anno in Ferrari: Schumacher, Raikkonen, Alonso

Il primo anno in Ferrari: Schumacher, Raikkonen, Alonso

I confronti tra piloti, soprattutto di epoche diverse, non sono mai facili.
Molti dicono addirittura che siano impossibili, per tutta una serie di differenze che contraddistingono le diverse stagioni di Formula 1.

Premesse
Dopo quello tra Senna e Schumacher ne proponiamo un altro, utilizzando numeri e attualizzazioni dei risultati per renderlo il più verosimile possibile.

Lasciando da parte i vari Irvine, Salo, Barrichello, Massa, prenderemo in esame il primo anno in Rosso dei tre grandi Campioni approdati a Maranello negli ultimi 15 anni. Parliamo di Michael Schumacher, Kimi Raikkonen e Fernando Alonso.

Si parlava di attualizzazioni. Servono per ‘pareggiare’ i risultati e permettere un raffronto quanto più veritiero possibile, a scapito delle differenze delle varie stagioni. In questo caso, le annate prese in esame sono la 1996 (prima del tedesco), la 2007 (prima del finlandese) e la 2010, prima dello spagnolo.

Risultati ‘comuni’

Schumacher ancora in versione Ferrarista


Le attualizzazioni che utilizzeremo per questo parallelo sono due: una sul numero delle gare, una sul punteggio.

Nel 1996 si sono disputate 16 gare, punteggio utilizzato 10-6-4-3-2-1.
Nel 2007 si sono disputate 17 gare, punteggio utilizzato 10-8-6-5-4-3-2-1.
Nel 2010 si sono disputate 19 gare, il punteggio come sappiamo è stato modificato proprio quest’anno in 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1.

Prima attualizzazione. Utilizzare un solo punteggio per tutte e tre le stagioni analizzate. Dato che quest’anno è stata introdotta la nuova versione, le stagioni 1996 e 2007 sono state tradotte con il nuovo punteggio.

Seconda attualizzazione. Utilizzare un numero di gare identico. Dato che nel 1996 si sono corse 16 gare, non verranno considerate l’ultima gara del 2007 (Brasile) e le ultime tre del 2010 (Corea, Brasile, Abu Dhabi).

CONFRONTO
Partiamo da una curiosità.
Sia Michael Schumacher che Fernando Alonso sono arrivati in Ferrari con due Campionati del Mondo in bacheca. 1994-1995 per il tedesco, 2005-2006 per lo spagnolo. Entrambi con la stessa scuderia (prima Benetton, poi Renault) sotto la guida di Flavio Briatore.
Al primo anno, però, dei tre è stato Kimi Raikkonen (mai iridato prima) ad aggiudicarsi il titolo.

Passiamo ai punteggi

Alonso, attuale alfiere del Cavallino


Fernando Alonso ha ottenuto 252 punti nel 2010. Come detto precedentemente, dobbiamo però considerare solo le prime 16 gare del suo Mondiale, per rendere il parallelo più veritiero. Ci fermiamo quindi al GP del Giappone e dobbiamo sottrarre i 25 punti della Corea, i 15 del Brasile e i 6 di Abu Dhabi. 252-46 = 206 punti.
Kimi Raikkonen ha vinto il Mondiale 2007 con 110 punti. Trasformando i suoi risultati con il nuovo punteggio, otteniamo 272 punti. Ai quali togliamo i 25 del Brasile (17a gara) per un totale di 247.
Michael Schumacher, nel 1996, ha ottenuto 59 punti. Portati al punteggio attuale, questi diventano 173.

Abbiamo quindi questa prima situazione, rapportata a 16 gare: 247 Punti per Kimi, 206 per Fernando, 173 per Schumacher.
Se facessimo una semplice media, dividendo per il numero di gare, avremmo 15,4 punti per Kimi, 12,78 per Fernando, 10,81 per Michael.

Affidabilità e Ritiri
Aggiungiamo, ora, una variabile ai risultati ottenuti. I ritiri.
Alonso nel 2010 ha sofferto la rottura del motore in Malesia e il ritiro di Spa, dovuto ad un suo errore sul bagnato.
Kimi Raikkonen, nel 2007, ha accusato due noie che l’hanno costretto al ritiro, a Barcellona e al Nurburgring.
Schumi, al primo anno in Ferrari, si è dovuto ritirare ben sette volte. Per un suo errore a Montecarlo nel corso del primo giro, e nelle restanti gare per problemi alla sua F310. Molti ricorderanno sicuramente la fumata nel giro di ricognizione del gp di Francia. In Ungheria viene, nonostante il ritiro, classificato nono. Con il punteggio attuale avrebbe ottenuto, quindi, 2 punti.

Se, quindi, consideriamo 10 gare terminate per Schumacher (con i 25 punti teniamo buona anche Budapest) contro le 14 di Raikkonen e Alonso, e ricalcoliamo le media punti, otteniamo: 17,3 punti per Schumi, 17,6 per Kimi, 14,7 per Fernando.

Gare in comune
Le stagioni 1996, 2007 e 2010 hanno visto disputare nove gran premi sullo stesso tracciato. Precisamente Melbourne, Interlagos, Montecarlo, Montreal, Barcellona, Silverstone, Budapest, Spa, Monza. Con gli anni alcune di queste piste sono state modificate, ma le teniamo buone per proseguire con le nostre analisi.

Tenendo sempre ben presenti 25 punti a vittoria, Schumi ha ottenuto 92 punti con quattro ritiri. Kimi 147 punti con un ritiro. Fernando 111, anche lui con un ritiro.
La media sarebbe di 10,2 punti per Schumi, 16,3 per Kimi e 12,3 per Fernando.
Se, come prima, teniamo conto però solo delle gare portate a termine, ecco che i punti di Schumacher diventano in media 18,4 contro i 18,3 di Raikkonen e i 13,8 di Alonso.

Migliori risultati

Kimi Raikkonen, Campione 2007


Anche in questo caso, teniamo per buono il numero minimo di GP portati a termine, cioè i 10 di Schumacher nel 1996.

In 10 gare Schumi ha ottenuto 3 vittorie, 3 secondi posti, 2 terzi, un quarto e un nono.
Per Raikkonen, nel 2007, nelle prime 16 gare, 5 vittorie, 2 secondi posti, 3 terzi.
Alonso ha collezionato, infine e sempre nelle prime 16 gare, 4 primi posti, 2 secondi, 2 terzi, 2 quarti.

In questo frangente, quindi, il finlandese è andato meglio di Alonso e Schumacher

Monoposto diverse
Tutti questi calcoli sono stati ottenuti senza considerare le monoposto utilizzate dai tre piloti al loro primo anno con la Rossa. E, ovviamente, non possiamo sapere quanto queste possano aver inciso sulle loro prestazioni gara per gara, non tanto in termini di ritiri quando di prestazioni pure.
Al di là dei molti ritiri, comunque, la F310 di Schumacher non sembrava ai livelli della F10 di Alonso. Così come, quest’ultima, era probabilmente inferiore alla F2007 di Raikkonen. E qui sta al singolo tifoso valutare le dovute differenze.

Concludendo
Questo è quanto. Dei tre fenomeni quello che spicca maggiormente è Kimi Raikkonen, grazie al Mondiale conquistato in modo rocambolesco nel 2007. Ci siamo limitati, comunque, ad esaminare esclusivamente i dati numerici, attualizzati allo stesso ‘metro’, per dare la possibilità agli utenti di portare avanti una riflessione interessante.

A voi la parola.

Alessandro Secchi
F1Grandprix.it

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