I piloti criticano le Pirelli da bagnato
Per Hamilton e Vettel durano poco e limitano le prestazioni
Dopo mesi di mare tranquillo, sulla scia di quanto accaduto a Suzuka, torna lo tsunami attorno alla Pirelli.
A sollevarlo, nello specifico, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, che a nome del gruppo hanno palesato una certa insoddisfazione per quanto riguarda le gomme da bagnato.
“Ne abbiamo discusso spesso e sarà certamente un punto da approfondire perché le coperture in uso hanno una finestra operativa troppo limitata e sono lente, per cui, non appena eliminata l’acqua in eccesso, si è portati a montare subito le intermedie, più performanti, correndo non pochi rischi” – il pensiero del tedesco della Red Bull.
“Le Bridgestone erano meglio – ha invece detto l’inglese della Mercedes – Forse non sono state sviluppate a sufficienza visto che ti costringono a passare ad un’altra tipologia, seppur meno sicura, ma più veloce”.
“Finora durante le riunioni nessuno ha mai posto il problema, però ne parleremo con la FIA e cercheremo di trovare una soluzione – la risposta del direttore motorsport Paul Hembery – A mio parere andrebbe coordinato meglio l’ingresso della safety car, da inserire il prima possibile in caso di progressivo peggioramento delle condizioni in modo da rendere minimo il pericolo per chi non ha le full wet”.
Chiara Rainis
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