Gran Premio degli Stati Uniti 2015, Austin: Anteprima e Orari del Weekend
Sedicesimo appuntamento del mondiale
Orari
Venerdì 23 Ottobre
Libere 1: 17:00-18:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport1)
Libere 2: 21:00-22:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)
Sabato 24 Ottobre
Libere 3: 17:00-18:00 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)
Qualifiche: 20:00-21:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)
Domenica 25 Ottobre
Gara: 20:00 ̶ 56giri ̶ 308,405km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)
* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Stati Uniti ci sono 6 ore di differenza.
Gara Precedente
“E siamo dunque giunti al primo match point per quanto riguarda il mondiale piloti. Lewis Hamilton, dopo aver vinto ancora una volta in Russia ha la possibilità, qui negli USA, di conquistare il suo terzo titolo mondiale, andando ad eguagliare un mito come Ayrton Senna. Il povero Nico Rosberg poco ha potuto con la sua Pole a Sochi: la domenica è stata una breve ma atroce agonia. Addirittura chiude i conti da terzo nel campionato, costretto a vincere ogni gara da qui alla fine sperando in qualche sortilegio contro il compagno di squadra. Vettel in Russia ha chiuso secondo, salendo di una posizione nella classifica piloti. La vera sorpresa in Russia è stata la prestazione di Sergio Perez, che ha portato sul podio la sua Force India, anche grazie al suicidio finlandese di Raikkonen e Bottas. Chiudo con una considerazione: il risultato più probabile, Ham-Ros-Vet, incoronerebbe Lewis campione.”[M.B.]
Pronostico
“Un tracciato che ben si adatta alle caratteristiche delle Mercedes, con tratti misto-veloci. Come sempre dietro al duo Hamilton – Rosberg troviamo le due Ferrari e le due Williams, che potrebbero darsi battaglia a lungo mentre a sorpresa potrebbe essere la Force India il terzo ospite per il podio. Dietro il trenino Red Bull, Toro Rosso, Sauber e Lotus pronte a guadagnare punti utili nel mondiale costruttori” [A.V.]
Circuito
Nome: Circuit of The Americas
Luogo: Wandering Ceek, Austin, Texas, USA.
Costruzione: per la prima volta dal lontano 2007 la Formula 1 ha fatto di nuovo tappa negli Stati Uniti nel 2012, in questa nuova struttura progettata appositamente per il circus. Il tracciato è stato inaugurato dall’ambasciatore del COTA, Mario Andretti in persona. La pista ha tante curve, ben 20, molte delle quali sembrano ricalcare alcuni dei migliori tratti dei migliori circuiti del mondiale, come tratti di Maggotts Backetts di Silverstone, il tratto del Motodrom di Hockenheim e la curva otto di Istambul. Il complesso puòospitare beln 120.000 spettatori, senza contare tutte le persone che si possono posizionare lungo i tratti “prato”. Il complesso vanta una struttura medico sanitaria, 14 suite un centro congressi e una sala banchetti. Inoltre c’è la caratteristica torre dalla quale si può dominare tutto il tracciato, e a breve verrà aperto un campeggio dove poter sostare durante il weekend di gara.
Distanza a giro: 5,513km
Numero di curve: 20, 11 a sinistra, 9 a destra
Senso di marcia: antiorario
3 Migliori Parti: curva 1: una staccata in salita, peculiarità di questa curva. Prima di affrontarla, infatti, bisogna scalare un dislivello di circa 40 metri dal rettilineo principale. Trovare il punto di corda non è facile, ed è un attimo arrivare al bloccaggio delle ruote vista anche la violenza della frenata. È comunque un ottimo punto dove sorpassare, appena dopo una zona DRS. Curve 5,6,7,8: è il tratto che ricorda l’emozionante settore di Maggotts-Backetts di Silversone. Sono quattro curve in successione da affrontare a grande velocità in completo appoggio, delegando gran parte dello sforzo agli pneumatici, molto sollecitati dal carico aerodinamico. Sbagliare l’ingresso anche a solo una di queste curve comporta un’enorme perdita di tempo. Curva 12: dopo un lunghissimo dritto si raggiunge questa staccata in ottava marcia alla massima velocità possibile, dopo una zona DRS. È un ottimo punto dove effettuare un sorpasso.
Stress Meccanico: La pista di Austin ha un asfalto di media abrasività e sottopone le coperture ad un medio stress. Il tracciato alterna settori in cui gli pneumatici sono molto affaticati, a lunghi rettilinei, dove le temperature delle coperture possono abbassarsi. Dal unto di vista dei freni questa pista è di livello medium nonostante tre violentissime frenate. Il pedale del freno viene azionato per il 15% del giro e a decelerazione media è di 3,97 g. La frenata più violenta è quella della curva 12, che sottopone il pilota ad una decelerazione di 5,51 g in cui il pilota stesso preme sul pedale del freno con 142 kg, in una frenata di 104 metri. Anche la prima frenata è molto violenta, con una decelerazione di 5,15 g. Durante un intero gran premio una vettura produce una potenza frenante di 128kWh
Scelta Gomme: PZERO YELLOW SOFT e PZERO WHITE MEDIUM
Zona DRS: sul rettilineo principale, tra la curva 20 e la curva 1 con detection point posto appena prima della curva 19. Sul rettilineo tra la curva 11 e la curva 12 con detection point posto appena prima della curva 11.
Edizioni Precedenti
Ultime 3 Edizioni:
Edizione 2012: sull’appena inaugurato tracciato di Austin, disegnato da Hermann Tilke, Vettel e la Red Bull dominano le qualifiche, seguito da Hamilton (McLaren – Mercedes). Al via Vettel mantiene il comando, più dietro ha un buono spunto Fernando Alonso, che partente dalla nona casella si porta in quarta posizione. Grosjean va in testacoda, rovina le gomme, ed è costretto a un pit stop al nono giro. Al 17° passaggio Mark Webber si ritira per un guasto all’alternatore; Alonso scala terzo. Vettel ora conduce su Räikkönen, che non ha ancora cambiato gli pneumatici, poi Lewis Hamilton, Felipe Massa (con gomme vecchie), Alonso e Button. La classifica, dietro ai primi due, vede nuovamente Alonso terzo, seguito da Räikkönen, Massa, Grosjean e Button. Al trentacinquesimo giro Massa conquista la quarta posizione con un sorpasso su Räikkönen. La testa della classifica cambia al 42º giro quando Hamilton prende il comando al termine del lungo rettilineo, non lasciando spazio al tedesco che giunge secondo, mentre Alonso è terzo. In questo modo la scuderia Red Bull Racing si aggiudica il titolo costruttori.
Edizione 2013: Felipe Massa annuncia l’ingaggio da parte di Williams per la stagione 2014, correrà al fianco di Valtteri Bottas. Venerdì: nella prima sessione di prove libere Fernando Alonso su Ferrari fa segnare il miglior crono, mentre nelle seconde prove è Sebastian Vettel a stampare il miglior tempo seguito dal compagno di scuderia Mark Webber. Sabato: la mattina le FP3 sono guidate ancora dal duo Red Bull e così è anche in qualifica. Infatti al termine delle Q3 Sebastian Vettel è il poleman seguito da Webber, Grosjean su Lotus – Renault, Nico Hülkenberg su Sauber – Ferrari, Lewis Hamilton su Mercedes, Fernando Alonso, Sergio Pérez con la McLaren, Kovalainen, Bottas e Gutiérrez a chiudere la top 10. Gara: al via scatta bene Vettel, male invece Webber che viene passato da Grosjean ed Hamilton. Safety car in pista dal primo al quinto giro dopo che Sutil finisce contro le barriere disintegrando la monoposto. Al dodicesimo giro Webber si riprende la posizione sorprendendo Hamilton al termine del lungo rettilineo d’arrivo. Intorno al 25° giro tutti i piloti di punta effettuano il regolare pit-stop, tranne Gutiérrez che aveva cambiato durante la safety car e che riesce a recuperare qualche posizione fino a giungere settimo, salvo poi dover rallentare il proprio ritmo a causa dell’eccessiva usura del battistrada. Da dietro Alonso nel frattempo recupera e si pone al quinto posto avvicinandosi al 44° passaggio ad Hamilton, non riuscendo però a sorpassarlo. Anche Webber tenta di raggiungere Grosjean ma invano. Dopo 56 giri la gara si conclude con una cavalcata solitaria di Sebastian Vettel che firma la striscia di vittorie più lunga di sempre. Secondo è Romain Grosjean e terzo Mark Webber.
Edizione 2014: al Gran Premio non si presentano né Marussia né Caterham, la prima per problemi finanziari, la seconda per un ritardo sul passaggio di proprietà, sta di fatto che con 18 vetture le sessioni di qualifica vengono riviste. Venerdì: nelle prime prove libere è Lewis Hamilton su Mercedes a precedere il compagno di squadra Nico Rosberg e Jenson Button su McLaren. Nelle FP2 del pomeriggio le prime due posizioni rimangono invariate mentre terzo è Fernando Alonso su Ferrari. Sabato: nelle sessioni della mattina le due Mercedes abbassano di due secondi i tempi fatti registrare il giorno precedente, terzo Felipe Massa con la Williams. Qualifiche: al termine della Q1 Lewis Hamilton è ancora davanti a tutti, ma poi cambia la solfa, con Rosberg che stampa il miglior tempo nella Q2 con 1” di vantaggio sul compagno di squadra e poi in Q3 conquista la pole position con il crono di 1’36”067. Dietro il duo Mercedes partono le due Williams, Ricciardo (RBR – Renault), Alonso, le due McLaren, Rӓikkӧnen e la Sauber di Sutil, per la prima volta in Q3 da inizio stagione. Gara: al via il tedesco mantiene la testa della corsa, dietro Alonso passa Ricciardo ma la safety car calma subito gli animi, entrando in pista dopo un contatto tra Pérez e Sutil. Al 15° giro cominciano i pit stop ed è Ricciardo quello che più ne trae vantaggio, in quanto dopo aver ripreso la posizione su Alonso passa Bottas grazie alla strategia, inseguendo ora Felipe Massa. Dobbiamo arrivare invece al 23° giro per assistere ad una battaglia tra Rosberg ed Hamilton, con l’inglese che solo un giro più tardi ha la meglio ed allunga subito, mostrando un miglior feeling con il tracciato. Al giro 33 ancora Ricciardo protagonista: sfruttando una indecisione al box Williams riesce a superare Massa, portandosi in terza posizione. La situazione lì davanti non varia e dopo 56 giri Lewis Hamilton va a vincere il GP di Austin davanti a Nico Rosberg e Daniel Ricciardo.
Migliore Edizione Per Gli Autori:
Edizione 1991: la nuova monoposto McLaren non aveva compiuto neppure un giro durante i test invernali, tanto che le due vetture da gara vennero completate alle quattro del mattino del venerdì all’interno dei garage. Senna garantisce l’affidabilità della nuova auto, supportata dal nuovo V12 Honda, ha ragione: la pole è sua con un secondo di vantaggio sulla Ferrari di Prost. In gara non c’è storia per la prima posizione, Senna costruisce in breve tempo un gran vantaggio sugli inseguitori, costretti a lottare per le altre posizioni senza esclusione di colpi. Dietro a dar spettacolo è soprattutto Patrese, che con la sua Williams tenta di conquistare un podio, fino a quando la marcia si blocca in folle: la monoposto rimane perpendicolare alla pista e viene colpita da Moreno, che perde la ruota anteriore. Nel frattempo Prost, Piquet ed Alesi danno vita ad un gran duello: alla curva quattro il brasiliano supera Jean, che poco dopo è sorpassato anche dal connazionale. Grazie ad un ottimo ingresso Alain sorpassa anche Piquet, conquistando e mantenendo la seconda posizione sino al termine della gara.
Migliore Edizione Per I Lettori:
Edizione 2000: si torna a correre in territorio americano dopo una lunga pausa, il circuito è stato ricavato all’interno del famoso ovale di Indianapolis. A conquistare la trentesima pole in carriera è Michael Schumacher, che pone dietro di sé le due McLaren di Coulthard e Häkkinen. La domenica si partì con asfalto umido, rendendo difficile scegliere la strategia di gara. Al via Coulthard parte in anticipo, portandosi in testa; nelle retrovie Button urta Trulli: i due rientreranno ai box senza particolari danni, ma saranno costretti al ritiro per motivi diversi. Nei primi giri molti rientrano per cambiare le gomme, ma la strategia si rivela errata: ne approfitta Schumacher che si riporta in testa dopo il drive-through di Coulthard. Ma da dietro Häkkinen rimonta: arriva a quattro secondi dal tedesco, poi il motore Mercedes cede ed è costretto al ritiro. Vince così Schumacher davanti al compagno di squadra Barrichello e ad un arrembante Frentzen con la Jordan – Honda.
RECORD
Giro prova: 1:35.657 – S Vettel (2012)
Giro gara: 1:39.347 – S Vettel (2012)
Distanza: 1h35:55.269 L Hamilton (2012)
Vittorie pilota: 5 – M Schumacher, A Senna
Vittorie team: 10 – Lotus
Pole pilota: 5 – A Senna
Pole team: 10 – Lotus
Migliori giri pilota: 3 – J Clark, M Schumacher, A Senna
Migliori giri team: 9 – Ferrari
Podi pilota: 7 – M Schumacher
Podi team: 21 – Ferrari
Albo d’oro
- 1959 B McLaren – Cooper Climax
- 1960 S Moss – Lotus Climax
- 1961 I Ireland – Lotus Climax
- 1962 J Clark – Lotus Climax
- 1963 G Hill – BRM
- 1964 G Hill – BRM
- 1965 G Hill – BRM
- 1966 J Clark – Lotus BRM
- 1967 J Clark – Lotus Ford
- 1968 J Stewart – Matra Ford
- 1969 J Rindt – Lotus Ford
- 1970 E Fittipaldi – Lotus Ford
- 1971 F Cevert – Tyrrel Ford
- 1972 J Stewart – Tyrrel Ford
- 1973 R Peterson – Lotus Ford
- 1974 C Reutemann – Brabham Ford
- 1975 N Lauda – Ferrari
- 1983 M Alboreto – Tyrrel Ford
- 1984 K Rosberg – Williams Honda
- 1985 K Rosberg – Williams Honda
- 1986 A Senna – Lotus Renault
- 1987 A Senna – Lotus Honda
- 1988 A Senna – McLaren Honda
- 1989 A Prost – McLaren Honda
- 1990 A Senna – McLaren Honda
- 1991 A Senna – McLaren Honda
- 2000 M Schumacher – Ferrari
- 2001 M Hakkinen – McLaren Mercedes
- 2002 R Barrichello – Ferrari
- 2003 M Schumacher – Ferrari
- 2004 M Schumacher – Ferrari
- 2005 M Schumacher – Ferrari
- 2006 M Schumacher – Ferrari
- 2007 L Hamilton – McLaren Mercedes
- 2012 L Hamilton – McLaren Mercedes
- 2013 S Vettel – Red Bull Renault
- 2014 L Hamilton – Mercedes
Andrea Villa, Matteo Bramati.
Fonti: Brembo, Pirelli.
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