Formula 1 | Zanardi è tornato a casa

La moglie Daniela: "Alex dimostra di essere un vero combattente"

Formula 1 | Zanardi è tornato a casa

Dopo un anno e mezzo da quel terribile incidente con l’handbike, finalmente Alex Zanardi ha potuto fare rientro a casa, circondato dall’affetto dei suoi cari. A renderlo noto è la moglie Daniela che ha concesso un’intervista esclusiva a “La Repubblica”, nella quale ha rivelato alcuni particolari sulle attuali condizioni di “Zanna”.

“Il recupero -spiega Daniela- è un processo ancora lungo ma il programma di riabilitazione condotto da medici, fisioterapisti, neuropsicologi e logopedisti, ha permesso progressi costanti. Le battute di arresto naturalmente ci sono e possono ancora verificarsi. Alex però dimostra di essere un vero combattente”.

Alex dovrà comunque osservare ancora dei periodi presso cliniche specializzate per effettuare la riabilitazione sul posto ma il rientro a casa è stato molto importante per l’ex pilota di Formula 1 e campione paraolimpico. Infatti, a causa della pandemia di coronavirus, il 55 enne ha potuto solamente ricevere visite molto limitate, molti amici e famigliari non li vede da un anno e mezzo.

“Solo io, nostro figlio e la madre di Alex potevamo fargli visita, ma solo una persona al giorno e per un’ora e mezza. Questo non ha contribuito a rendere la situazione più facile per Alex. Il fatto che ora sia a casa, lo aiuta, è nel suo ambiente e gli dà ulteriore forza. Per questo siamo grati al personale medico delle cliniche presso le quali ha ricevuto assistenza”.

Alex, presso la sua abitazione continua a fare progressi con un terapeuta per quanto riguarda gli esercizi fisici, logopedici e neurologici. Inoltre ha fatto molti progressi anche dal punto di vista della condizione fisica:

“E’ aumentata la forza nelle braccia, in ospedale trascorreva molto tempo a letto mentre ora trascorre gran parte della giornata sulla sedia a rotelle insieme a noi, riposa un po’ nel pomeriggio, dopo pranzo”.

Sulle tempistiche del recupero, la moglie di Alex resta giustamente cauta:

“E’ un processo ancora lungo e impegnativo ma Alex lo affronta da combattente. Ricevere così tanto supporto non soltanto dal personale medico, è un grande aiuto per tutti noi. I nostri amici, tra i quali la famiglia del BMW Group, ci sono sempre e siamo molto grati perché questi legami così forti ci danno tanta energia. Questo vale anche per il supporto che riceviamo da piloti, fans e conoscenti da tutto il mondo”.

Bentornato a casa Alex!

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