Formula 1 | Tsunoda: “Conta la fiducia della squadra, non le critiche esterne”
Yuki Tsunoda sente massima fiducia da parte della Racing Bulls per il 2025
Formula 1 Tsunoda Racing Bulls – Yuki Tsunoda si prepara alla sua quinta stagione in Formula 1 con i colori della Racing Bulls, dopo che la scelta per il sedile in Red Bull è ricaduta su Liam Lawson, pronto ad affiancare Max Verstappen dal prossimo Gran Premio d’Australia.
Guardando al suo percorso, il pilota giapponese ha ammesso che le difficoltà iniziali hanno influenzato la percezione del suo talento: “In parte è colpa mia perché non sono riuscito a performare subito nel primo anno. Questo ha contribuito a creare un’immagine di chi sono. Non credo di aver ricevuto il riconoscimento che altri piloti ottengono, ma va bene così. Continuo a fare il mio lavoro e a dimostrare il contrario.”
Tsunoda e la fiducia della Racing Bulls
Tsunoda ha evidenziato il suo impegno nel ridurre al minimo le critiche attraverso le pure e semplici prestazioni in pista, le quali si sono spesso rivelate ad un buon livello nel 2024: “Cerco di dare meno motivi per giustificare la mia esclusione. Mi concentro su ciò che posso controllare e accetto la situazione. Sono certo di poter fare meglio di quanto credano. Il linguaggio in radio è decisamente migliorato. Ora sono più calmo, fornisco indicazioni tecniche più dettagliate e rimango concentrato.” Tuttavia ha riconosciuto di dover lavorare sulla costanza dei feedback durante le gare:”Devo comunicare di più e in modo più uniforme.”
Il pilota ha poi minimizzato l’impatto delle opinioni sui social, ribadendo che per lui conta solo l’opinione interna al team: “Non mi interessa cosa dicono sui social media, perché non sanno cosa succede davvero. La cosa importante è ciò che pensa la squadra e sento un grande sostegno da parte loro. Capiscono esattamente cosa accade in ogni gara e hanno sempre mostrato fiducia. È questo che apprezzo di più.”
Una sfida ancora aperta per la Red Bull
Consapevole dei passi avanti compiuti, Tsunoda punta a consolidare il proprio ruolo in squadra e a confermare il suo valore, lasciando che siano le sue prestazioni a parlare al posto delle voci esterne. Anche in virtù di una sfida con Lawson che non può ancora considerarsi chiusa, visto che le prestazioni del neozelandese saranno tenute sott’occhio con parecchia attenzione da parte dei vertici del team con sede a Milton Keynes.
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