Formula 1 | Tensione in FIA: Motorsport UK minaccia azioni legali contro Ben Sulayem

Nuova polemica al vertice della FIA per lo scontro tra Mohammed Ben Sulayem e David Richards

Formula 1 | Tensione in FIA: Motorsport UK minaccia azioni legali contro Ben Sulayem

Formula 1 FIA Ben Sulayem – Si apre un nuovo fronte di tensione all’interno della FIA, con il presidente di Motorsport UK, David Richards, pronto a intraprendere un’azione legale contro l’organo di governo del motorsport mondiale. La decisione arriva dopo che Richards, insieme ad altri membri del World Motorsport Council, è stato escluso dalla riunione della scorsa settimana per non aver firmato un accordo di riservatezza imposto da Mohammed Ben Sulayem.

In una lettera inviata ai membri di Motorsport UK, Richards ha espresso preoccupazione per la gestione della FIA, ritenendo che l’imposizione di tale documento sia contraria ai principi di trasparenza e responsabilità. Secondo il dirigente britannico, questo episodio rappresenta l’ennesima dimostrazione di un approccio alla leadership che negli ultimi anni ha sollevato numerose perplessità.

Le critiche alla gestione di Ben Sulayem

Dal momento della sua elezione nel dicembre 2021, Ben Sulayem è stato al centro di diverse controversie. Uno dei temi più discussi riguarda la sua posizione sulle donne nel motorsport, con dichiarazioni che in passato hanno generato polemiche e che hanno reso difficile il dialogo con le realtà impegnate nella promozione della parità di genere all’interno della FIA.

Anche il suo rapporto con la Formula 1 è stato oggetto di frizioni. Alcune sue prese di posizione, come la gestione delle trattative con Liberty Media e le dichiarazioni sulla valutazione economica del campionato, hanno portato a contrasti con il management della categoria. L’atteggiamento del presidente FIA è stato visto come un tentativo di rafforzare il controllo della federazione sulla F1, suscitando reazioni negative tra team e promotori.

A destare ulteriori preoccupazioni sono state anche alcune modifiche agli statuti della FIA, che, secondo Richards, hanno ridotto la responsabilità del presidente e reso meno chiara la catena decisionale. A queste si aggiungono i numerosi cambiamenti all’interno della federazione, con il licenziamento di diverse figure chiave che hanno contribuito a creare un clima di incertezza.

La questione dell’accordo di riservatezza

Infine, un altro punto critico, riguarda le restrizioni imposte ai piloti sulle dichiarazioni pubbliche. Le regole introdotte negli ultimi anni limitano la possibilità di esprimere opinioni su temi extra-sportivi senza l’approvazione della FIA, una scelta che ha sollevato perplessità tra molti addetti ai lavori.

La frattura tra Richards e la FIA si è accentuata quando, con appena una settimana di preavviso, ai membri del World Motorsport Council è stato richiesto di firmare un nuovo accordo di riservatezza. Richards ha spiegato di aver già sottoscritto un NDA al momento della sua nomina nel 2021, ma il nuovo documento imponeva vincoli ancora più stringenti. “La richiesta di firmare questo ordine di bavaglio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso”, ha dichiarato Richards, sottolineando come la mancata firma abbia comportato l’esclusione automatica dalla riunione del consiglio.

Quali scenari per il futuro?

La posizione di Richards potrebbe aprire la strada ad altre azioni legali contro la FIA, mettendo ulteriormente sotto pressione la leadership di Ben Sulayem. La questione potrebbe anche spingere altri membri del consiglio a esprimere pubblicamente il proprio dissenso, aumentando il fronte critico nei confronti dell’attuale gestione. Al momento, la FIA non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla vicenda. Tuttavia, la tensione è destinata a salire nelle prossime settimane, con possibili sviluppi che potrebbero avere un impatto sulla governance dell’intero motorsport internazionale.

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