Formula 1 | Pirelli, McLaren e Russell si dividono la posta in palio nel sabato di Lusail

L'analisi di Pirelli sul sabato di attività a Lusail, teatro del prossimo GP del Qatar

Formula 1 | Pirelli, McLaren e Russell si dividono la posta in palio nel sabato di Lusail

Formula 1 GP Qatar Pirelli – La giornata sul circuito di Lusail ha regalato momenti intensi e risultati significativi, con la McLaren protagonista della Sprint e la pole position per il Gran Premio in bilico fino all’ultimo. Il primo appuntamento di giornata ha visto il team britannico dominare grazie a un gioco di squadra impeccabile. Oscar Piastri ha conquistato il successo, supportato dalla strategia di Lando Norris, che ha sfruttato il DRS per proteggere la posizione del compagno dagli attacchi di George Russell, giunto terzo con la Mercedes.

La possibilità di apportare modifiche alle vetture tra la gara breve e le qualifiche ha rimescolato le carte. Questa opportunità è stata sfruttata appieno dalla Red Bull, che ha ritrovato competitività dopo una Sprint sottotono. Max Verstappen, solo ottavo nella corsa di apertura, ha siglato il miglior tempo in qualifica con un giro in 1’20”520, precedendo Russell di 55 millesimi. Tuttavia, una penalità per aver ecceduto i tempi massimi consentiti durante un giro di raffreddamento lo ha retrocesso in seconda posizione, lasciando al britannico la partenza dalla prima piazzola. La seconda fila sarà occupata dai due alfieri della McLaren, seguiti da Charles Leclerc e Lewis Hamilton, con Carlos Sainz settimo.

Con il risultato odierno, l’olandese ha raggiunto la nona pole stagionale, un traguardo che gli garantisce il titolo di poleman dell’anno. Il riconoscimento ufficiale gli sarà consegnato nell’appuntamento finale di Abu Dhabi. Questo è il 41° sigillo in carriera per il pilota della Red Bull, che regala alla scuderia austriaca la 105ª pole della sua storia.

La Sprint ha visto strategie prevalentemente omogenee, con quasi tutti i concorrenti che hanno optato per gomme Medium. Poche le eccezioni: Guanyu Zhou, partito con le Soft, e Franco Colapinto, che ha sfruttato un set completamente nuovo. Le qualifiche, invece, sono state interamente disputate su mescola morbida, salvo un breve stint iniziale su Medium di Russell. La cerimonia di premiazione della pole è stata arricchita dalla presenza di Mutaz Barshim, icona dell’atletica mondiale e orgoglio del Qatar, che ha consegnato il trofeo al pilota di Milton Keynes.

Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli

“Un sabato molto intenso, com’è normale in un weekend col formato Sprint. La gara “corta” ci ha permesso di verificare il comportamento della Medium sulla lunga distanza e, per quanto visto finora, le indicazioni emerse ieri – degrado molto limitato, usura accentuata e graining presente ma non in quantità preoccupante – sembrano aver trovato conferma. Abbiamo visto soltanto un pilota provare anche la Soft – l’anno scorso nella Sprint c’era stata molta più varietà di scelte – ed è quindi difficile trarre delle conclusioni definitive proprio perché i dati riguardano solamente una vettura: la prova del pilota della Sauber evidenzia come sia lampante il fatto che la C3 richiede una gestione molto attenta se se ne vuole estendere la vita per uno stint quantomeno significativo.

In qualifica abbiamo visto come l’evoluzione della pista abbia rallentato la sua velocità, stabilizzandosi nella seconda parte. Più significativo l’impatto del vento, che è calato progressivamente d’intensità, soprattutto nell’ultimo segmento. Le temperature relativamente basse – attorno ai 18/20 °C sia quella dell’aria che della pista – hanno portato ad un approccio piuttosto differenziato al giro cronometrato. Abbiamo visto piloti usare quello classico – out/crono/in – altri fare un giro di preparazione e altri ancora – come, ad esempio, Verstappen in Q3 – fare un run unico con un doppio giro di raffreddamento. Val la pena sottolineare il progresso delle prestazioni cronometriche non soltanto rispetto allo scorso anno – 3”258 il miglioramento a parità di gomme e di regolamento tecnico – ma anche rispetto al 2021, quando le vetture pesavano quasi cinquanta chili in meno (1’20”827 la pole di Hamilton nell’edizione inaugurale di questo Gran Premio).

In base ai dati raccolti oggi, l’opzione della sosta singola è sempre più rafforzata. È vero che nella Sprint abbiamo visto diverse vetture arrivare al limite dell’usura della gomma ma ciò non ha causato un calo significativo della prestazione. Inoltre, le caratteristiche della pista – con la mancanza di una vera e propria staccata – rendono piuttosto complicati i sorpassi, soprattutto se dovessero formarsi dei treni di monoposto a distanza di DRS, come si è visto sia nella Sprint di F1 ma anche in quella di F2. La Medium dovrebbe essere la preferita per la partenza, con un pit-stop per il passaggio alla Hard in una finestra fra il giro 16 e il 24. Qualcuno che partirà nelle retrovie potrebbe invertire l’ordine di utilizzo delle due mescole più dure mentre chi dovesse rischiare la doppia sosta potrebbe pensare di sfruttare la miglior prestazione che offre la Soft nei primissimi giri e poi proseguire con due Hard o, eventualmente, una Hard e una Medium”.

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