Formula 1 | GP Italia, l’Albo d’Oro completo dal 1950 ad oggi

GP Italia, tutti i vincitori: da Giuseppe Farina a Max Verstappen

Formula 1 | GP Italia, l’Albo d’Oro completo dal 1950 ad oggi

F1 GP Italia – Il Gran Premio d’Italia è uno degli appuntamenti più iconici e attesi del calendario di Formula 1. Disputato per la prima volta nel 1921, ha fatto parte di tutte le stagioni del campionato mondiale sin dal suo inizio nel 1950. Il circuito di Monza, noto come “Il Tempio della Velocità”, ha ospitato la maggior parte delle edizioni e ha visto trionfare alcune delle più grandi leggende del motorsport. La storia del GP d’Italia è ricca di momenti memorabili, vittorie epiche e drammi sportivi, che hanno contribuito a forgiare la leggenda della Formula 1.

Gli anni ’50: il dominio degli italiani e dei grandi pionieri

L’albo d’oro del Gran Premio d’Italia si apre con la vittoria di Giuseppe Farina su Alfa Romeo nel 1950, anno in cui il pilota italiano conquistò anche il titolo di campione del mondo. Farina e Alberto Ascari, altro grande talento italiano, dominarono le prime edizioni della gara. Ascari, su Ferrari, vinse nel 1951 e nel 1952, contribuendo a costruire la leggenda della scuderia di Maranello. Questi primi anni furono caratterizzati dalla supremazia delle case automobilistiche italiane, con Alfa Romeo e Ferrari che si contesero la gloria a Monza. Nel 1953, l’argentino Juan Manuel Fangio iniziò a scrivere la sua leggenda personale, vincendo a Monza e ponendo le basi per una carriera che lo avrebbe portato a diventare uno dei più grandi piloti di tutti i tempi. Fangio replicò il successo nel 1955 e nel 1956, consolidando il suo status di campione assoluto. La vittoria del 1956, in particolare, fu ottenuta con la Ferrari, in un’epoca in cui la casa italiana iniziava a imporsi come forza dominante nel mondo della Formula 1.

Gli anni ’60: emergenza dei nuovi talenti e cambiamenti tecnologici

Nel corso degli anni ’60, il Gran Premio d’Italia divenne il palcoscenico di nuove sfide e cambiamenti tecnologici. Jim Clark, pilota scozzese dalla guida precisa e spettacolare, vinse a Monza nel 1963 e nel 1965. La sua seconda vittoria fu cruciale per il suo secondo titolo mondiale, ottenuto con la Lotus. Questo periodo vide anche l’affermazione di John Surtees, che nel 1964 vinse il GP d’Italia e si laureò campione del mondo, diventando l’unico pilota della storia a vincere sia il mondiale di motociclismo che quello di Formula 1. La sua impresa rappresenta uno dei capitoli più straordinari nella storia dello sport motoristico.

Il ruggito degli anni ’70: rivoluzione e dramma

Il decennio successivo portò con sé una serie di cambiamenti rivoluzionari, sia a livello tecnico che sportivo. Niki Lauda, con il suo talento e la sua determinazione, divenne il protagonista indiscusso della metà degli anni ’70. Lauda vinse il GP d’Italia nel 1975 e nel 1976, quest’ultima vittoria arrivata pochi mesi dopo il suo terribile incidente al Nürburgring, che avrebbe potuto porre fine alla sua carriera. La sua capacità di tornare alle corse e vincere a Monza fu un esempio di coraggio e resilienza che rimane impresso nella memoria collettiva degli appassionati di Formula 1.

Oltre a Lauda, anche Emerson Fittipaldi lasciò il segno a Monza. Nel 1972, il pilota brasiliano conquistò la vittoria, contribuendo a consolidare il suo posto tra i grandi della Formula 1. La sua affermazione non solo evidenziò il suo talento, ma rappresentò anche un momento cruciale per la Lotus, che continuava a innovare e a dominare le piste di tutto il mondo.

Gli anni ’70 furono un periodo di grande evoluzione tecnica, con l’introduzione di innovazioni aerodinamiche come l’effetto suolo, che cambiarono radicalmente il modo in cui le monoposto interagivano con il circuito di Monza. Le gare divennero più veloci e pericolose, con i piloti che dovevano affrontare sfide sempre maggiori in termini di controllo e sicurezza. Monza, con le sue curve veloci e i lunghi rettilinei, esigeva il massimo da piloti e vetture, e le gare di questo periodo sono ancora oggi ricordate per l’alto tasso di adrenalina e competizione.

Gli anni ’80: il regno di Prost e la sfida tecnologica

Nel corso degli anni ’80, Alain Prost emerse come uno dei piloti più vincenti nella storia del Gran Premio d’Italia. Il francese, noto per il suo stile di guida intelligente e calcolatore, vinse a Monza quattro volte durante questo decennio, nel 1981, 1984, 1985 e 1989. Le sue vittorie, ottenute principalmente con McLaren e Renault, contribuirono a consolidare la sua reputazione di “Professore”, un pilota capace di gestire con maestria ogni aspetto della gara, dalla strategia alle condizioni meteorologiche.

Questo decennio fu anche testimone dell’emergere di Ayrton Senna, che vinse il GP d’Italia per la prima volta nel 1990, alla guida di una McLaren. La rivalità tra Senna e Prost è una delle più celebri nella storia della Formula 1 e raggiunse il suo apice proprio in questi anni. Monza divenne uno dei principali teatri di questa sfida epica, che avrebbe segnato profondamente la storia della Formula 1.

Gli anni ’80 videro anche l’introduzione di tecnologie avanzate come il turbo, che trasformarono radicalmente le monoposto, rendendole più potenti e veloci. Monza, con le sue caratteristiche uniche, fu il luogo ideale per testare queste innovazioni, e le gare di questo periodo sono ricordate per le velocità vertiginose e la competizione serrata. La combinazione di talento, tecnologia e strategia rese ogni edizione del GP d’Italia una battaglia epica tra i migliori piloti del mondo.

L’era di Schumacher e la rinascita della Ferrari

Il decennio degli anni ’90 segnò l’ascesa di Michael Schumacher e il ritorno della Ferrari ai vertici della Formula 1. Schumacher, considerato uno dei più grandi piloti di tutti i tempi, vinse il GP d’Italia per la prima volta nel 1996, alla sua stagione di debutto con la Ferrari. Questa vittoria fu particolarmente significativa, poiché segnò l’inizio di una delle collaborazioni più fruttuose nella storia della Formula 1. Con il tempo, Schumacher e Ferrari avrebbero dominato il campionato, e Monza divenne il palcoscenico di alcuni dei loro momenti più memorabili.

Schumacher aggiunse altre due vittorie al suo palmarès a Monza nel 1998 e nel 2000. Questi successi contribuirono a riportare la Ferrari ai vertici del motorsport, ponendo fine a un lungo periodo di digiuno per la scuderia di Maranello. Il 2000, in particolare, fu un anno cruciale, poiché Schumacher vinse il suo terzo titolo mondiale, il primo con la Ferrari, inaugurando un’era di dominio che avrebbe visto il pilota tedesco vincere cinque campionati consecutivi.

Durante gli anni ’90, Monza fu anche teatro di altre memorabili vittorie, come quella di Damon Hill nel 1993 e quella di Mika Häkkinen nel 1998, in un decennio in cui la rivalità tra Williams, McLaren e Ferrari raggiunse il suo apice. Il circuito italiano continuò a essere uno dei più impegnativi e rispettati dai piloti, un luogo dove la velocità pura e la strategia erano cruciali per il successo.

Gli anni 2000: l’ascesa della nuova generazione e l’egemonia Ferrari

L’inizio del nuovo millennio fu segnato dalla continua dominazione di Schumacher e della Ferrari. Il pilota tedesco vinse a Monza nel 2003 e nel 2006, cementando il suo status di leggenda del GP d’Italia. Il 2006 fu particolarmente significativo, poiché Schumacher annunciò il suo ritiro dalle competizioni subito dopo la vittoria, un momento che lasciò il pubblico di Monza in un misto di gioia per il trionfo e tristezza per l’addio del loro eroe.

In questo periodo, anche Fernando Alonso iniziò a lasciare il suo segno a Monza. Il pilota spagnolo vinse il GP d’Italia nel 2007 con la McLaren e nuovamente nel 2010 con la Ferrari. La sua vittoria del 2010 fu particolarmente emozionante per i tifosi italiani, che videro in Alonso il successore naturale di Schumacher. Alonso diventò rapidamente uno dei piloti più amati dal pubblico di Monza, grazie alla sua determinazione e al suo talento.

Gli anni 2000 videro anche l’emergere di altri giovani talenti come Kimi Räikkönen e Lewis Hamilton, che avrebbero poi dominato la scena nei decenni successivi. Monza rimase una delle gare più importanti del calendario, un appuntamento imperdibile per ogni pilota che aspirasse a lasciare un segno nella storia della Formula 1.

Gli anni 2010: Hamilton e Vettel, una rivalità per il titolo

Con l’inizio degli anni 2010, il GP d’Italia divenne il teatro della rivalità tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, due dei piloti più talentuosi della loro generazione. Hamilton, con la sua velocità e il suo stile di guida aggressivo, vinse a Monza in diverse occasioni (2012, 2014, 2015, 2017, 2018), diventando uno dei piloti più vincenti nella storia del GP d’Italia. Le sue vittorie non solo contribuirono a consolidare il dominio della Mercedes nel campionato, ma anche a scrivere nuove pagine nella storia della Formula 1.

Sebastian Vettel, dal canto suo, conquistò Monza per la prima volta nel 2008 con la Toro Rosso, in quella che fu una delle vittorie più sorprendenti della storia recente. Un giovane Vettel, ancora quasi sconosciuto, riuscì a portare alla vittoria una scuderia italiana in un giorno di pioggia, catturando l’immaginazione dei tifosi e degli esperti di Formula 1. Successivamente, Vettel vinse a Monza con la Red Bull nel 2011, e queste vittorie contribuirono a consolidare la sua reputazione di pilota di classe mondiale.

La Ferrari, nonostante gli sforzi, faticò a tenere il passo della Mercedes, ma Monza rimase un luogo dove i tifosi speravano ogni anno in un trionfo rosso. Le gare degli anni 2010 furono caratterizzate da una crescente competizione e da strategie sempre più complesse, con le squadre che cercavano di sfruttare ogni possibile vantaggio in un circuito dove la velocità pura è essenziale.

Gli anni 2020: giovani talenti e nuovi trionfi

L’inizio degli anni 2020 ha portato con sé nuove sorprese e la consacrazione di giovani talenti al Gran Premio d’Italia. Nel 2020, Pierre Gasly, alla guida di una AlphaTauri, ha ottenuto una vittoria inaspettata e straordinaria, regalando alla piccola scuderia italiana una delle sue giornate più belle. Questo trionfo, arrivato in una gara segnata da incidenti e colpi di scena, è stato uno dei momenti più emozionanti della stagione, dimostrando che Monza è ancora capace di offrire risultati imprevedibili.

Nel 2021, Daniel Ricciardo ha riportato la McLaren sul gradino più alto del podio a Monza, in una doppietta memorabile che ha visto anche il suo compagno di squadra Lando Norris finire secondo. Questa vittoria ha segnato il ritorno della storica scuderia inglese alla vittoria in uno dei circuiti più prestigiosi del mondo, in un decennio in cui la McLaren stava cercando di riconquistare la gloria del passato.

Nel 2022, Max Verstappen, già campione del mondo, ha conquistato la sua prima vittoria a Monza, consolidando il suo dominio nel campionato e confermando il suo status di nuovo leader della Formula 1. La vittoria di Verstappen è stata il culmine di una stagione straordinaria per il pilota olandese, che ha dimostrato di essere in grado di vincere su qualsiasi circuito, inclusa la storica pista di Monza.

GP Italia, tutti i vincitori

1950: Giuseppe Farina (Alfa Romeo)
1951: Alberto Ascari (Ferrari)
1952: Alberto Ascari (Ferrari)
1953: Juan Manuel Fangio (Maserati)
1954: Juan Manuel Fangio (Mercedes)
1955: Juan Manuel Fangio (Mercedes)
1956: Stirling Moss (Maserati)
1957: Stirling Moss (Vanwall)
1958: Tony Brooks (Vanwall)
1959: Stirling Moss (Cooper-Climax)
1960: Phil Hill (Ferrari)
1961: Phil Hill (Ferrari)
1962: Graham Hill (BRM)
1963: Jim Clark (Lotus-Climax)
1964: John Surtees (Ferrari)
1965: Jackie Stewart (BRM)
1966: Ludovico Scarfiotti (Ferrari)
1967: John Surtees (Honda)
1968: Denny Hulme (McLaren-Ford)
1969: Jackie Stewart (Matra-Ford)
1970: Clay Regazzoni (Ferrari)
1971: Peter Gethin (BRM)
1972: Emerson Fittipaldi (Lotus-Ford)
1973: Ronnie Peterson (Lotus-Ford)
1974: Ronnie Peterson (Lotus-Ford)
1975: Clay Regazzoni (Ferrari)
1976: Ronnie Peterson (March-Ford)
1977: Mario Andretti (Lotus-Ford)
1978: Niki Lauda (Brabham-Alfa Romeo)
1979: Jody Scheckter (Ferrari)
1980: Nelson Piquet (Brabham-Ford)
1981: Alain Prost (Renault)
1982: René Arnoux (Renault)
1983: Nelson Piquet (Brabham-BMW)
1984: Niki Lauda (McLaren-TAG)
1985: Alain Prost (McLaren-TAG)
1986: Nelson Piquet (Williams-Honda)
1987: Nelson Piquet (Williams-Honda)
1988: Gerhard Berger (Ferrari)
1989: Alain Prost (McLaren-Honda)
1990: Ayrton Senna (McLaren-Honda)
1991: Nigel Mansell (Williams-Renault)
1992: Ayrton Senna (McLaren-Honda)
1993: Damon Hill (Williams-Renault)
1994: Damon Hill (Williams-Renault)
1995: Johnny Herbert (Benetton-Renault)
1996: Michael Schumacher (Ferrari)
1997: David Coulthard (McLaren-Mercedes)
1998: Michael Schumacher (Ferrari)
1999: Heinz-Harald Frentzen (Jordan-Mugen-Honda)
2000: Michael Schumacher (Ferrari)
2001: Juan Pablo Montoya (Williams-BMW)
2002: Rubens Barrichello (Ferrari)
2003: Michael Schumacher (Ferrari)
2004: Rubens Barrichello (Ferrari)
2005: Juan Pablo Montoya (McLaren-Mercedes)
2006: Michael Schumacher (Ferrari)
2007: Fernando Alonso (McLaren-Mercedes)
2008: Sebastian Vettel (Toro Rosso-Ferrari)
2009: Rubens Barrichello (Brawn-Mercedes)
2010: Fernando Alonso (Ferrari)
2011: Sebastian Vettel (Red Bull-Renault)
2012: Lewis Hamilton (McLaren-Mercedes)
2013: Sebastian Vettel (Red Bull-Renault)
2014: Lewis Hamilton (Mercedes)
2015: Lewis Hamilton (Mercedes)
2016: Nico Rosberg (Mercedes)
2017: Lewis Hamilton (Mercedes)
2018: Lewis Hamilton (Mercedes)
2019: Charles Leclerc (Ferrari)
2020: Pierre Gasly (AlphaTauri-Honda)
2021: Daniel Ricciardo (McLaren-Mercedes)
2022: Max Verstappen (Red Bull Racing-RBPT)
2023: Max Verstappen (Red Bull Racing-RBPT)

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