Ferrari, Vettel vota (ancora) Kimi: “L’atmosfera nel team è fondamentale”

Questione di unità di intenti, di essere team-player, di fare gruppo. Una buona atmosfera in squadra è fondamentale per costruire un progetto vincente, nel quale tutte le parti possano collaborare al meglio. Così la pensa Sebastian Vettel, che in questi mesi più di una volta non ha nascosto il suo desiderio di vedere Kimi Raikkonen riconfermato anche per il 2016.

Non è un mistero che i due abbiano un bel rapporto, che siano rivali in pista ma leali, pronti a sfidarsi e al contempo rispettarsi. Cosa rara in una F1 dove il teammate è il più acerrimo dei rivali, quello da annientare per ergersi a caposquadra e dimostrare hic et nunc il proprio valore. Vale un po’ anche in Ferrari, lo stesso Vettel non nasconde che “ovviamente entrambi vogliamo superarci in pista ed essere i più veloci, ma lui è leale ed ammiro il suo carattere trasparente e il suo approccio alla competizione”.

Ecco perché a Vettel, splendido vincitore in Ungheria e leader destinato della Ferrari che è e che sarà, piacerebbe poter continuare a collaborare con quel Kimi così taciturno all’esterno ma incredibilmente positivo e collaborativo nei confronti del compagno e del team.

“Entrambi lavoriamo nella stessa direzione, collaboriamo, sappiamo che bisogna lavorare prima di tutto per la squadra” ha dichiarato Sebastian facendo già proprio il mantra di Maranello, per il quale il team viene prima di tutto.

“Ovviamente so che non spetta a me scegliere il pilota, perché è compito della Scuderia – ha concluso Seb – ma penso sia molto importante mantenere alto il morale nel team, avere una buona atmosfera per continuare a lavorare uniti in una sola direzione, perché solo con l’unità di intenti e con la compattezza del gruppo possiamo mantenere intatto il nostro sogno”.

Questo di Vettel è l’ennesimo pubblico endorsement nei confronti di Kimi, proprio all’indomani di quell’opzione sul prolungamento del contratto del finlandese che secondo i più la Ferrari non avrebbe esercitato. Ma Valtteri Bottas non scalda i cuori, non incanta per le prestazioni in pista, e non sembra poter rivestire quel ruolo di corteccia e di “spogliatoio” che Raikkonen – innamorato della Rossa – svolge in modo perfettamente aziendalista. Mille ragioni per preferire il finnico veterano al mascellone della Williams.

Antonino Rendina

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