Ferrari: Un podio e un ritiro nel Gran premio del Giappone

Ferrari: Un podio e un ritiro nel Gran premio del Giappone

Un podio e un ritiro, è questo il bilancio della Scuderia Ferrari Marlboro in un’intensissima domenica in Giappone, con qualifiche e gara condensate in meno di sette ore.

Stefano Domenicali: “Innanzitutto voglio ricordare ancora una volta i nostri soldati uccisi ieri in Afghanistan, un lutto che ci ha colpito profondamente. Poi voglio fare un elogio alla squadra, che ha lavorato in maniera impeccabile in una giornata particolare, con qualifiche e gara svolte una dopo l’altra. Sapevamo che su questa pista le Red Bull erano molto forti e, come abbiamo visto questa mattina, anche altre squadre hanno dimostrato di essere competitive. Questo terzo posto rappresenta quindi un ottimo risultato, in linea con la nostra tabella di marcia che ci permette di restare in piena lotta per il campionato Piloti. Purtroppo, la situazione in quello riservato ai Costruttori ha subito un contraccolpo dal ritiro cui è stato costretto Felipe dopo l’incidente in partenza: ci dispiace molto per il nostro pilota che, nonostante una posizione in griglia non positiva, aveva tutto il potenziale per fare una buona gara. Mancano tre Gran Premi alla fine di un campionato incertissimo: sarà fondamentale rimanere concentrati e dare il massimo, giorno dopo giorno. Come diciamo da tempo, i conti li faremo ad Abu Dhabi, il 14 novembre. Infine, voglio fare i complimenti ai nostri team clienti, che hanno portato altri tre motori Ferrari fra i primi dieci.”

Chris Dyer: “Una giornata molto impegnativa per tutta la squadra, con qualifiche e gara concentrate in poche ore. L’inizio non è stato facile: Fernando non ha fatto un giro perfetto nelle prove ufficiali e Felipe ha avuto dei problemi che non gli hanno permesso di entrare in Q3. Al via abbiamo perso Felipe e ci dispiace molto perché comunque poteva fare una buona corsa. Fernando è stato protagonista di una bellissima gara, ottenendo il massimo che potesse raggiungere in un Gran Premio dove non avevamo la velocità sufficiente per battere le Red Bull: ha guidato praticamente sempre come se si trovasse in qualifica. Possiamo dire di aver limitato i danni nella maniera più efficace: ora speriamo di poter essere più competitivi nelle prossime gare. La squadra ha lavorato molto bene sotto ogni profilo – preparazione delle macchine, pit-stop, strategia – pur in una situazione non certo facile: a loro vanno davvero i miei complimenti.”

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