Ferrari, senti Bottas: “Voglio vincere un titolo, la Williams è un top team ma…”
Uomo mercato per eccellenza, il venticinquenne pilota della Williams lavora per diventare campione del mondo...
Non che Valtteri Bottas sia questo gran chiacchierone, ma le poche parole dette esprimono concetti chiari, e manifestano nobili ambizioni. Sa il fatto suo questo ragazzone finnico, gestito da una triade di spessore formata da Mika Hakkinen, Toto Wolff e Didier Coton (ex manager di Mika e di altri piloti tra cui, in passato, Hamilton).
Un management forte a testimonianza di un talento riconosciuto benché ancora “grezzo”. Bottas per alcuni è un astro nascente della F1, nonché il favorito per ereditare l’ambitissimo (secondo) sedile della Ferrari, per altri è un buon pilota ma non un fenomeno. I primi fanno notare la concretezza, l’incisività nei duelli, la velocità e la freddezza dimostrata in più di un’occasione. I secondi esprimono i loro dubbi analizzando il confronto con Felipe Massa, un “vecchietto” che spesso e volentieri dà la paga al giovane mascellone scandinavo.
Bottas, un podio in questa stagione proprio avanti a Kimi Raikkonen, ha le idee sufficientemente chiare. Da un lato il pilota scandinavo elogia la Williams e spera di vincere con Grove, dall’altro lascia una porta (più che) aperta per il suo futuro, districandosi abilmente con le domande relative al presunto interesse della Rossa: “Io pronto per confrontarmi con Vettel? Mi sento abbastanza forte, ma si puà sempre imparare qualcosa dai compagni di squadra”.
“Il mio obiettivo è quello di laurearmi campione del mondo, e per farlo bisogna guidare per uno dei tre top team – ha continuato il finlandese – Per me la Williams insieme a Mercedes e Ferrari è l’unica squadra che ha le possibilità per vincere qualcosa nei prossimi anni. Se il titolo fosse possibile con la Williams io sarei felicissimo, poi però ad un certo punto bisogna fare delle considerazioni e pensare anche a se stessi…”
Il modello di Valtteri è proprio il suo manager Mika Hakkinen, un pilota che “ha lavorato per anni per raggiungere certi livelli, senza mai arrendersi, anche dopo il brutto incidente avuto. Per me è un esempio da seguire”. Ragazzo determinato Bottas, vedremo se capace di “soffiare” la Ferrari al connazionale (ma non amico) Kimi Raikkonen.
Antonino Rendina
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