Ferrari: Grande delusione dopo la gara di Melbourne
Un quarto ed un settimo posto (per la squalifica delle due Sauber), rispettivamente con Fernando Alonso e Felipe Massa: questo il bilancio della Scuderia Ferrari Marlboro nel Gran Premio d’Australia, prima gara della stagione 2011.
Stefano Domenicali: “Lasciamo l’Australia con un senso di delusione, inutile negarlo. Anche oggi il livello della nostra prestazione non è stato all’altezza di quella dei migliori, in particolare di una delle Red Bull: ciononostante, siamo riusciti a raccogliere dei punti preziosi, soprattutto con Fernando, che ha fatto una bellissima gara dopo quello che gli era accaduto al primo giro. Felipe, che invece era stato protagonista di una bella partenza, si è prima difeso con grande grinta dagli attacchi di Button ma, nella seconda parte, ha sofferto più del previsto il surriscaldamento delle gomme posteriori. Ora bisogna analizzare bene i motivi che ci hanno impedito di essere competitivi come ci aspettavamo in questo fine settimana e reagire subito, sin dalla prossima gara in Malesia. Uno dei temi principali è il carico aerodinamico sull’anteriore: dobbiamo capire perché non abbiamo visto in pista quanto era previsto sulla carta. Fra le poche note liete va annoverata l’affidabilità, in particolare per quanto riguarda il motore e il KERS.”
Pat Fry: “Abbiamo davanti a noi molto lavoro, su questo non ci sono dubbi. La 150° Italia non si è dimostrata durante il weekend così competitiva come avremmo voluto e questo è un fatto: tanto in gara quanto in qualifica Red Bull e McLaren sono state più veloci. Da un punto di vista della gestione della strategia, credo che con Fernando abbiamo operato le scelte giuste, considerato quello che era accaduto nel suo primo giro, quando si era ritrovato in nona posizione. Grazie ai pit-stop e ad alcuni bei sorpassi, lo spagnolo è riuscito a risalire fino al quarto posto e a lottare per il podio fino all’ultimo giro. Con Felipe, invece, abbiamo probabilmente commesso un errore nel finale, che gli è costato forse una posizione. Ora dobbiamo rimboccarci tutti le maniche, in pista e a casa, per cercare di presentarci in Malesia in una migliore condizione.”
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