Ferrari, Fernando Alonso: “Qui a Singapore possiamo fare bene, sono ottimista”

Il pilota spagnolo ha inoltre elogiato il suo compagno di squadra

Ferrari, Fernando Alonso: “Qui a Singapore possiamo fare bene, sono ottimista”

Oggi Fernando Alonso ha avuto l’occasione di guidare una vettura di Formula 1 nel circuito di Singapore. Tranquilli, nessuna violazione delle regole. Il pilota spagnolo era infatti al volante di una Ferrari in un simulatore, a margine di un evento promozionale organizzato da Shell, il partner tecnico legato da più tempo al team di Formula 1. La Scuderia Ferrari, infatti, è coinvolta in diverse attività al fianco della compagnia petrolifera e festeggerà quota 500 Gran Premi di questa consolidata partnership proprio nel fine settimana.

Nel suo consueto incontro con la stampa, tenutosi in un gazebo sistemato dietro la postazione del team, Fernando ha espresso innanzitutto il proprio parere sulla gara di domenica, unica nel suo genere all’interno del calendario di Formula 1. “Ho sempre avuto una vettura competitiva su questo circuito, tranne nel 2009, anche se eravamo riusciti a raggiungere il podio anche quell’anno”, ha dichiarato il pilota spagnolo. “E’ un tracciato impegnativo, in cui non c’è spazio per errori. In questo somiglia a Monaco. E’ necessario prendersi dei rischi, trovare i propri limiti, ma senza commettere alcun errore. In altri circuiti, nel caso di un’uscita sull’erba in una curva nelle prove libere, si perde soltanto la prestazione sul giro, qui invece l’intera sessione. E’ un circuito impegnativo fisicamente, perché è una gara lunga che si svolge con caldo ed umidità elevata, ma anche probante dal punto di vista mentale, a causa dello stress di non poter commettere errori per tutto il weekend.”

Il terzo posto di Monza di due settimane fa è stato un risultato sufficiente per mantenere il pilota Ferrari in testa alla classifica del Mondiale, ma Fernando ha individuato nel vincitore del Gran Premio d’Italia il suo rivale più agguerrito in questo momento. “Ci sono molti team forti e competitivi, con circa cinque o sei piloti che possono lottare per il titolo” ha commentato. “Lewis (Hamilton) è momentaneamente secondo in classifica, ma è da febbraio che ribadiamo come sia il pilota che probabilmente rispetto di più, perché conosciamo il suo potenziale sia con vetture competitive sia con monoposto più lente. In termini di strategia, è quasi impossibile tenere d’occhio cinque piloti, poiché potrebbero fermarsi ai box in momenti diversi. In questa gara, dunque, cercheremo di fare attenzione al nostro più vicino inseguitore, ovvero Lewis. La McLaren ha vinto le ultime due gare, quindi sono giustamente i favoriti anche in questo tracciato. Speriamo di poter fermare il loro dominio: abbiamo portato nuove componenti per la vettura e siamo convinti di poter fare bene qui e nei prossimi due o tre Gran Premi. Abbiamo bisogno di valutare il nostro rendimento venerdì, ma il nostro obiettivo è quello di lottare per la pole e per la vittoria in questa gara. Siamo stati competitivi a Monaco e in Canada, entrambi circuiti simili a questo, dunque siamo ottimisti. Sappiamo quanto sia importante la pole position qui”.

Mentre continuano a rincorrersi le voci su chi sarà il compagno di squadra di Alonso il prossimo anno, Fernando ha rivelato di ammirare molto il suo attuale partner, Felipe Massa. “Chiunque venga qui deve essere un pilota che rispetta la Ferrari, la tradizione di questo team e il fatto che qui si lavora esclusivamente per la squadra. Le ‘Rosse’ sono la nostra priorità”, ha sottolineato lo spagnolo. “Lavoro con Felipe da ormai tre anni e abbiamo un buon rapporto, se il team decidesse di ingaggiare un nuovo pilota per il prossimo anno, dovrà essere necessariamente migliore di Felipe. Analizzando tutti i nomi ipotizzati dai media come possibili sostituti, non so se ci si rende conto di quanto il mio compagno abbia fatto in Formula 1 rispetto a loro”.

A proposito di piloti, Alonso ha parlato anche del suo amico Robert Kubica, tornato recentemente alla vittoria nel mondo dei rally dopo il terribile incidente, e sulle sue possibilità di tornare in Formula 1. “Conosco Robert da quando aveva 12 anni, è un bravo ragazzo e un pilota di grande talento. Mi ha fatto piacere rivederlo alla guida in una macchina da rally, ma se vuole tornare in Formula 1, non può semplicemente lasciare l’ospedale e ricominciare. È necessaria tanta pratica per risvegliare le proprie abilità alla guida e cominciare un allenamento mentale, oltre che fisico, perché è importante tornare un pilota professionista innanzitutto nella propria testa. Guidare nel rally fa parte di questo processo”.

Infine, ad Alonso è stato ricordato che con il suo terzo posto di Monza ha eguagliato uno record dei di Ayrton Senna. “80 podi sono un motivo d’orgoglio, questi numeri saranno importanti quando mi sarò ritirato”, ha dichiarato. “Eguagliare un primato di Senna è una grande cosa, perché ho sempre seguito le sue gare e avevo un suo poster in camera: sperare di poter raggiungere un suo record era qualcosa di impensabile all’epoca. Spero di poter eguagliare altri record di Senna, come, ad esempio, il numero di mondiali vinti”.

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