Ferrari: Corea, terra di sorpassi

Alonso vinse la gara del debutto in Corea nel 2010

Ferrari: Corea, terra di sorpassi

Se chiedete agli addetti ai lavori che partecipano ad ogni Gran Premi una classifica delle località preferite assai difficilmente troverete la sede del Gran Premio di Corea nelle prime posizioni e nemmeno in quelle di rincalzo, per usare un eufemismo. Sarà per la distanza – oltre trecento chilometri – fra la capitale Seul e Mokpo, sarà per un circuito che nasce come cittadino, con i muri di cemento ben vicini all’asfalto ma che in tre anni non ha visto sorgere attorno al tracciato nessuno degli edifici previsti inizialmente nelle pubblicità ma la realtà è che il Gran Premio di Corea è quello che rende la vita più facile a chi deve gestire le richieste dei pass per gli ospiti, vista la loro scarsità.

Eppure alla fine la domenica della gara l’afflusso di pubblico sulle tribune è comunque numeroso, un segno che l’interesse per la Formula 1 in particolare e l’automobilismo sportivo più in generale è comunque significativo in Corea del Sud, la quarta realtà economica del continente asiatico. Non è un caso che due mesi fa si sia svolta sul nuovo circuito di Inje una delle tappe della serie Asia-Pacifico del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli e che, lo stesso weekend, sia andato in scena sullo stesso tracciato il primo appuntamento dell’Asian Le Mans Series.
Da un punto di vista prettamente sportivo, il Gran Premio di Corea ha visto i due ferraristi piazzarsi sempre fra i primi sei nelle tre edizioni sin qui disputate, sia nelle qualifiche che nelle gare. Il miglior risultato fu ottenuto al debutto della corsa nel calendario iridato, nel 2010. Terzo in qualifica, Fernando Alonso colse un fantastico successo in una gara condizionata dalla pioggia, accompagnato dal terzo posto di Felipe Massa. La vittoria di Yeongam proiettò Fernando in testa al campionato, complice anche il doppio ritiro di Webber e Vettel, completando una ‘remuntada’ che in estate sembrava impossibile: purtroppo l’epilogo, nell’infausta notte di Abu Dhabi, non fu felice per il pilota spagnolo e per la Scuderia.
L’anno successivo fu il più negativo: la 150° Italia non fu particolarmente competitiva, tanto in qualifica quanto in gara: il quinto posto dello spagnolo e il sesto del brasiliano testimoniano di un risultato appena sufficiente. Meglio andò lo scorso anno, quando Fernando tornò sul podio e Felipe tagliò il traguardo alle sue spalle. Così com’era accaduto due anni prima, Yeongam fu teatro di un sorpasso al vertice della classifica Piloti, stavolta a discapito di Fernando. Il terzo posto dello spagnolo non fu infatti sufficiente per impedire che Vettel, vincitore della sua terza gara consecutiva, tornasse al comando del campionato.
Quest’anno, purtroppo non ci sono le condizioni aritmetiche per un terzo sorpasso: la speranza di tutti i ferraristi è che si ripeta una gara in tutto e per tutto uguale a quella del 2010, non fosse altro che per ricreare almeno le condizioni perché il sorpasso possa avvenire nel prossimo futuro.

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