F1 | Zak Brown elogia Leclerc: “Un talento enorme, porta al limite macchine senza ritmo”
Zak Brown e le parole sul talento di Charles Leclerc

F1 Brown Leclerc – Il dibattito sulle prestazioni di Charles Leclerc continua a dividere tifosi e addetti ai lavori. A spezzare una lancia a favore del pilota monegasco è stato Zak Brown, amministratore delegato della McLaren, che in un’intervista a Racer ha espresso tutta la sua stima per il numero 16 della Ferrari. “Sono un grande fan di Charles Leclerc, Spinge al top macchine che non hanno ritmo”, ha dichiarato Brown, sottolineando la capacità del ferrarista di esaltarsi in qualifica e di portare spesso la monoposto oltre i propri limiti.
La questione delle pole non convertite
Leclerc è spesso criticato per il numero relativamente basso di vittorie rispetto alle pole position conquistate: otto successi a fronte di 27 partenze dalla prima casella. Brown, però, ha ribaltato questa narrativa, spiegando che non si tratta di un difetto del pilota, bensì della difficoltà della Ferrari nel tradurre il potenziale sul giro secco in ritmo gara: “Penso che Charles abbia un talento enorme. Il fatto che non abbia vinto tante gare partendo davanti non è una sua colpa, ma la conseguenza di quanto sia forte in qualifica e di quanto sappia portare avanti una macchina che non ha il passo della concorrenza”.
Il paragone con Norris
Nell’intervista, Brown ha fatto anche un parallelo con il proprio pilota di punta, Lando Norris, anch’egli oggetto in passato di critiche: “C’è stato un periodo in cui si diceva che Norris non fosse in grado di vincere partendo dalla pole. Ora ha dimostrato il contrario, con quattro successi nelle ultime cinque partenze dalla prima posizione. A volte si crea una narrativa che non corrisponde alla realtà, e quando questa viene smentita non c’è mai una ritrattazione”.
Riconoscimento dal paddock
Le parole di Brown confermano come, all’interno della Formula 1, Leclerc sia considerato uno dei talenti più puri della griglia, capace di compensare con la guida i limiti tecnici della Ferrari. Se da un lato le statistiche possono alimentare critiche, dall’altro gli attestati di stima da parte di figure di rilievo come Brown rafforzano l’immagine di un pilota costretto troppo spesso a lottare oltre i mezzi a disposizione.
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