F1 | Wolff: “Pressione e stress non fanno dormire”
"Viaggiamo molto, prendiamo molti aerei e prendiamo decisioni importanti per migliori di dollari e per migliori di lavoratori anche con poche ore di sonno e tanta stanchezza"
La Formula 1 è molto stancante, sia a livello fisico che di impegno mentale: lo sanno non solo piloti, meccanici e collaboratori, ma anche i team principal, che molto spesso hanno in mano un grande potere decisionale decisivo per l’andamento delle gare e di tutto il mondiale. A confermarlo Toto Wolff: “Se sei un atleta di alto livello o sei il boss di un grande gruppo con ottime performance, la pressione a livello globale aumenta. Non dormiamo molto. Molti anni fa dormivamo 9 ore in media e oggi solo 7. Per me è ovvio che se migliora il modo di riposarsi, questo si traduce direttamente in un miglioramento delle prestazioni sulla pista”, ha spiegato nel video rilasciato dal team Mercedes insieme ad altri membri della squadra che condividono la loro testimonianza.
How do you function on 5 hours of sleep?
Toto talks to @UBSf1 about how a good sleep is key to the team performing at its best on track… pic.twitter.com/wSvpGdNEOr
— Mercedes-AMG F1 (@MercedesAMGF1) September 19, 2017
Ma le ore di sonno non sono soltanto l’unica difficoltà con cui i mambi della Formula 1 devono combattere. Ci sono di conseguenza anche stress, pressione, debolezze e tantissime ore consecutive di lavoro che ti fanno perdere concentrazione e ti recano stanchezza: “Rimanere svegli per 19 ore di fila è in realtà equivalente ad una concentrazione di alcol pari allo 0,05% nel sangue. Viaggiamo molto, prendiamo molti aerei e prendiamo decisioni importanti per migliori di dollari e per migliori di lavoratori anche con poche ore di sonno e tanta stanchezza”, hanno sostenuto i membri del team Mercedes. “Ottimizzare il sonno e la stanchezza porta in automatico un miglioramento della performance”, hanno continuato Wolff e altri uomini Mercedes coinvolti.
Fabiola Granier
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